Miac, le aziende chiedono meno burocrazia e innovazione foto

Taglio del nastro questa mattina (9 ottobre) al polo fiere di Sorbano per la 26esima edizione di Miac – Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria, manifestazione ufficiale di Assocarta patrocinata da Confindustria Toscana Nord. A inaugurare la più importante manifestazione italiana del settore Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca, Luca Menesini, presidente della Provincia e sindaco di Capannori, Sara D’Ambrosio, sindaco di Altopascio, il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, i consiglieri regionali Baccelli, Marchetti e Montemagni, il presidente di Confindustria Toscana Nord, Giulio Grossi e il presidente della Camera di Commercio Giorgio Bartoli.
Al taglio del nastro è seguita la tavola rotonda dal titolo Il Green New Deal secondo l’industria cartaria, moderata dal giornalista di Repubblica Firenze, Maurizio Bologni. Dopo un saluto istituzionale di Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale toscano, si sono confrontate le posizioni di Edo Ronchi, presidente della Fondazione sviluppo sostenibile; Girolamo Marchi, presidente di Assocarta; Tiziano Pieretti, presidente della sezione carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord. Durante l’incontro è stato ricordato come il distretto cartario di Lucca continui a crescere in termini di fatturato (+0,4% nei primi 7 mesi del 2019). Un dato ancora più significativo se si considera invece che il settore a livello nazionale, nello stesso periodo, a subito una riduzione del 2,6%.

“Il distretto cartario di Lucca è una delle realtà di eccellenza della Toscana e merita la massima attenzione delle istituzioni – ha detto il presidente Giani portando il saluto della Regione -. Sappiamo che è importante fare un salto di qualità se vogliamo reggere il confronto con le altre realtà mondiali, dobbiamo dare risposte concrete sia sul piano della burocratizzazione che sul piano del riciclo dei rifiuti. Per la politica è un obbligo cercare di dare risposte concrete a quelle che sono le vostre esigenze”.
Non è mancata una replica un po’ piccata da parte di Tiziano Pieretti, presidente della sezione carta di Confindustria Toscana nord, il quale ha ricordato come il Miac sia giunto ormai alla 26esima edizione ma “le richieste sono sempre le stesse e vanno nella direzione di una semplificazione della burocrazia. Perché non è possibile fare dei piano industriali se non ci sono certezze dal punto di vista dei tempi burocratici. Questo poi ricade a cascata anche sugli investimenti in tecnologie che potrebbero portare ad un significativo risparmio dal punto di vista energentico e ad una riduzione in termini di emissioni”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente di Assocarta, Girolamo Marchi: “L’industria cartaria italiana è molto più avanti rispetto agli altri paesi sulle tematiche relative all’ambiente. Già 10 anni fa noi abbiamo iniziato un percorso per la riduzione delle emissioni e l’utilizzo di fonti di energia alternative attraverso, ad esempio, l’utilizzo di impianti di cogenerazione. Non si può chiedere quindi alle industrie italiane lo stesso impegno che viene chiesto alle aziende di altri paesi. Quello che serve alle aziende da parte delle istituzioni è il sostegno all’innovazione”.
Durante l’incontro, sia Marchi che Pieretti hanno fatto riferimento al Green new deal. Con questa espressione gli industriali intendono esprimere tre punti fondamentali che va nella direzione di una maggiore efficenza delle aziende ed una riduzione dell’impatto ambientale: Promuovere la cogenerazione ad alta efficienza con l’obiettivo di renderla “carbon neutral”; valorizzare il gas come combustibile pulito per la transizione energetica (in Europa il 70% della capacità di riciclo insallata utilizza gas naturale); e utilizzare in maniera ancora più efficace le misure esistenti per l’efficienza energetica e il risparmio energetico.

I dati del distretto
Quello di Lucca è il primo distretto cartario in Europa, rappresentando un sesto (3,9 miliardi di euro) del fatturato complessivo della filiera cartaria a livello nazionale, pari a 24,9 miliardi di euro (l’1,5% del Pil nazionale), considerando oltre al comparto cartario anche il comparto grafico e la trasformazione. Nel distretto lucchese sono localizzati i più importanti produttori nazionali di carte per usi igienico e sanitario che si posizionano al primo posto assoluto in Europa con il 21% di volumi produttivi, mentre la produzione di carte per imballaggio si colloca, sempre in Europa, in terza posizione. Fra tissue e cartone ondulato, il cartario è il settore più importante della provincia di Lucca; insieme alla produzione realizzata a Pistoia, si contano 244 stabilimenti produttivi con 7.575 addetti, in grado di generare 3,9 miliardi di fatturato, di cui 1,12 miliardi di export.
Il distretto cartario lucchese svolge un ruolo chiave in Europa esprimendo il suo primato anche in termini di sostenibilità e di economia circolare: nella sua produzione viene impiegato circa il 25% della carta da riciclare a livello nazionale (consumo di 1,2 milioni di tonnellate di carta da riciclare sui 5,2 milioni di tonnellate a livello italiano). Per dare un’idea dell’entità del lavoro che viene svolto sul versante del riciclo, ogni minuto in Italia si riciclano 10 tonnellate di carta, di cui 2,5 tonnellate nel distretto lucchese.
Lucca è anche un importante polo della meccanica per il settore cartario, con 97 stabilimenti, 2.420 addetti, 965 milioni di fatturato stimati, di cui 676 milioni di export. Protagoniste di Miac sono proprio le imprese produttrici di macchinari, lucchesi, italiane e internazionali.
Durante i 3 giorni della fiera si terranno inoltre convegni internazionali su temi importanti per il settore cartario. La partecipazione agli eventi è gratuita e libera, salvo la pre-registrazione sul sito www.miac.info. L’ingresso a Miac 2019 è gratuito e riservato agli operatori di settore. Questi gli orari della manifestazione: 9 e 10 ottobre dalle 9 alle 18, 11 ottobre dalle 9 alle 15,30.

 

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