Bracconaggio, denunciato cacciatore di S.Colombano foto

Caccia illegale, denunciato un cittadino di San Colombano. La scoperta del cacciatore, che praticava l’uccellagiome, vietata dalla legge, è arrivata durante un servizio antibracconaggio dei militari della stazione dei carabinieri forestali.

Come noto l’uccellagione è una pratica di caccia, illegale in Italia dove è dunque considerta una forma di bracconaggio, attuata con l’impiego di dispositivi fissi (nel caso specifico si trattava di reti) e finalizzata alla cattura indiscriminata e di massa della selvaggina volatile.
Dal controllo è emersa inoltre la detenzione di numerosi esemplari di uccelli catturati illegalmente tra cui anche un cardellino, specie protetta e tutelata anche a livello internazionale dalla convenzione di Berna. Si tratta di un piccolo passeriforme, lungo poco più di 10 centimetri e di pochi grammi di peso, di colorazione molto vivace e la cui piacevolissima immagine è da sempre ricca di significato. Nella antica cultura pagana rappresentava l’anima dell’uomo che vola via al momento del trapasso; diviene poi simbolo della passione in quanto una leggenda cristiana narra che questo uccellino, abituato a vivere tra i cardi (dei cui semi va ghiotto e da cui deriva infatti il nome) si fosse messo ad estrarre le spine della corona che trafiggeva il cristo crocifisso, finendo poi per macchiarsi con una goccia del sangue di Gesù (da cui ha origine, secondo la leggenda, il rosso che si trova sul suo capo). La ragione per cui questo uccellino viene ancora troppo frequentemente illegalmente catturato non è però evidentemente legata alla sua immagine bensì ad un’altra sua caratteristica per la quale è particolarmente apprezzato anche dai cacciatori, ovvero le sue doti canore ed al suo gorgheggio che lo rendono prezioso come richiamo vivo.
Il soggetto è stato denunciato all’autorità giudiziaria sia per la pratica illegale della uccellagione mediante reti sia per furto di animali selvatici. I militari hanno inoltre provveduto alla immediata liberazione di nove uccelli (tra cui il cardellino) mentre altri 18 sono stati affidati ai volontari di Vega Soccorso per le cure necessarie e per la successiva reimmissione in natura.

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