Minniti (Lega): “No a diritti per i migranti non garantiti ai cittadini italiani”

Accoglienza migranti, nuovo attacco dalla Lega. A parlare è il consigliere Giovanni Minniti: “Il presidente della cooperativa Odissea che si occupa della gestione degli immigrati – dice Minniti – ha annunciato con dolore che la sua cooperativa ha deciso di non partecipare al bando della prefettura per l’accoglienza di 50 migranti che garantirebbe, a suo dire, solo vitto e alloggio ma non altri servizi essenziali quali assistenza medica e legale, sostegno psicologico, corsi di italiano e di educazione civica essenziali per l’inclusione sociale dei migranti. Il presidente della cooperativa cosiddetta sociale ha raggiunto il colmo della sfacciataggine poiché pretende di assicurare ad immigrati entrati in Italia in violazione delle leggi, diritti sistematicamente negati ai cittadini italiani”.

“Quel presidente – attacca Minniti – si è mai preoccupato dei tantissimi italiani che devono pagare profumatamente visite mediche specialistiche e ticket esosi, badanti e assistenti familiari ed ai quali nessuno garantisce assistenza legale e sostegno psicologico? Che senso ha, vorrei chiedere al presidente della cooperativa, non partecipare al bando della Prefettura con la scusa che non garantirebbe l’integrazione degli immigrati? E’ una forma di protesta o una scelta dovuta alla mancata convenienza economica a partecipare? È evidente che se certe cooperative agiscono per finalità solidali, per fare del bene al prossimo inteso solo ed esclusivamente come immigrati, non devono entrare in gioco valutazioni di tipo ragioneristico poiché la solidarietà, quella vera, è gratuita, disinteressata, spontanea e consiste nel rinunciare a qualcosa di proprio per fare del bene a chi ha più bisogno di noi. Ma su un punto voglio tranquillizzare il presidente della cooperativa. Vedendo i migranti in giro per Lucca possiamo notare che se la spassano piuttosto bene con vitto, alloggio, smartphone, auricolari, paghetta per le spesucce, bicicletta e non sembrano affatto preoccupati delle guerre che si sarebbero nei loro paesi di provenienza. Non hanno affatto bisogno di cure mediche, assistenza legale e psicologica e credo se ne freghino altamente dell’educazione civica, delle leggi italiane e dell’integrazione perché di questo passo saremo noi a doverci integrare con loro”.
“E se a loro non frega nulla – conclude Minniti – che senso ha sperperare i soldi degli italiani? Chi ci deve guadagnare?”.

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