Del Ghingaro verso candidatura bis a Viareggio

Giorgio Del Ghingaro candidato in pectore per il bis alla carica di sindaco di Viareggio. Manca solo l’ufficialità ma il post pubblicato oggi sulla sua pagina Facebook è abbastanza eloquente in questo senso. Un bilancio delle cose fatte e un annuncio di quelle ancora da fare che sa di avvio di una lunga campagna elettorale che porterà alla prossima primavera. 

“C’è un libro di Wu Ming – scrive introducendo il lungo intervento – che s’intitola Un viaggio che non promettiamo breve. È una frase che mi ha colpito perché semplifica perfettamente il percorso che stiamo facendo a Viareggio. Passo dopo passo, ridiamo senso ad una città che era di fatto abbandonata a sé stessa. Non è facile e ci vorrà tempo. Prima tappa: l’uscita dal dissesto. Un lavoro intenso, complicato ma vincente. Con una gestione attenta delle risorse e mettendo in campo altissime professionalità, abbiamo ripianato gli oltre 200 milioni di debiti accumulati tra Comune e partecipate. Oggi il Comune e tutte le società in attività sono risanate e in buona salute. Elemento da non sottovalutare: nessun dipendente è stato licenziato, anzi: sono stati fatti concorsi pubblici e assunzioni. Il saldo di cassa del Comune è, a stamattina, di 32.414.143,88 euro (voglio essere preciso). Lavoriamo con i nostri soldi: abbiamo un bilancio lusinghiero, trasparente e soprattutto sano. Seconda tappa: il regolamento urbanistico. Viareggio non era riuscita a dotarsi di questo strumento da 21 anni, dico 21, con tutto quello che ne consegue in termini di mancate regole certe nell’utilizzo del patrimonio edilizio esistente e soprattutto di mancato sviluppo per una città che vuole essere moderna e competitiva. In questi giorni abbiamo messo l’ultimo mattone: il consiglio comunale ha approvato l’atto conclusivo e Viareggio ha il nuovo regolamento urbanistico. Un fatto che possiamo definire storico per la città. Terza tappa: la riorganizzazione della macchina comunale. Siamo passati dai 495 dipendenti del 2014 agli attuali 362. Un dimagrimento significativo che ha portato ad una riorganizzazione complessa ma efficace. Ora, dopo i vari assestamenti, stiamo facendo i concorsi per le nuove assunzioni. E altre ne faremo nel 2020. Nel 2020 l’assetto della pianta organica del Comune di Viareggio vedrà un rinnovamento del 25 per cento: una politica delle risorse umane che punta ad abbassare l’età media dei dipendenti comunali ma anche all’inserimento di nuove figure professionali, che attualmente mancano. Quarta tappa: il porto. Il cuore della città marinara. La società che lo gestiva era in concordato preventivo, dopo un po’ di tempo e un po’ di aste da parte del tribunale, il Comune, tramite la sua partecipata in house iCare, è riuscito ad aggiudicarsi l’azienda all’ultima asta ed ora stiamo provvedendo, insieme alla Regione, alla riqualificazione dell’approdo della Madonnina. Il piano messo a punto dall’Amministrazione comunale in accordo con iCare e con il supporto tecnico di Navigo, prevede un investimento totale di 3milioni e 950 mila euro in due anni. La sistemazione delle attuali banchine, entro maggio 2020, per un investimento pari a 450mila euro. Poi la realizzazione del pontile 9 entro marzo 2021 per un totale di 3milioni di euro, e la messa in opera dei nuovi pontili 1 e 8 e landscaping entro maggio 2021, con altri 500mila euro di investimento. Nuovo volto e nuove regole per una zona che diventerà fulcro della città e che è ancora tutta da immaginare. Quinta tappa: il mercato di Piazza Cavour, il Piazzone. Siamo partiti facendo chiarezza nelle concessioni. Chi non pagava è andato via, molti hanno scelto di rimanere e si sono messi in regola. I chioschi chiusi sono stati smantellati: si programmano eventi e attività. E poi finalmente c’è un progetto presentato e protocollato e gli uffici stanno lavorando al bando. Viareggio ritroverà il suo centro più vero, agganciandosi alla tradizione ma con un occhio al futuro, all’innovazione e alla bellezza”. 
“Macrotemi – spiega Del Ghingaro – che abbracciano la città, fermi da decenni, per i quali sembrava non esserci soluzioni. E invece c’erano: bastava trovarle. Bastava fare meno chiacchiere e mettersi al lavoro. Semplice e banale. Nel frattempo si è messo mano ad opere pubbliche importanti, alcune delle quali hanno cambiato il volto di interi quartieri. Uno su tutti il Varignano, popolare per tradizione, ricco di diversità e di mondi. Dalla nuova chiesa al centro Burlamacca e tutta la viabilità ad esso collegata: dal degrado al decoro in pochi mesi. E poi le strade: 128.400 metri quadrati di strade rifatte, 11mila metri quadrati di marciapiedi. Un lavoro attento, puntuale, prima dove c’era più bisogno: il centro con le zone turistiche e di pregio, gli affioramenti di radici in varie parti della città, dalla Darsena alla via Fratti, a Torre del Lago. Il rifacimento totale di via Marco Polo, via Coppino, la rotonda di Bicchio, il senso unico sull’Aurelia. Talmente la città era stata abbandonata che in poco più di quattro anni ancora lavoriamo per emergenze. Ma a poco a poco l’emergenza diventerà routine. E allora Viareggio avrà le strade che si merita, i marciapiedi inclusivi e senza barriere di una città europea. Insieme alla strade, l’illuminazione: A Viareggio sono arrivate le lampade a led che hanno riqualificato gran parte dell’illuminazione cittadina. Garantendo un minore inquinamento ambientale, un risparmio energetico consistente, e più illuminazione quindi più sicurezza. Il tutto a costo zero per il Comune: il piano infatti è inserito nel contratto con Citelium. Da Torre del Lago ai quartieri ex Campo d’Aviazione e Darsena, Diaz, Terminetto e Duca D’Aosta. E ancora in piazza Maria Luisa, in via di Montramito, in via Comparini, in via Pardini e in via Ungaretti. Solo per citarne alcune: per un totale di quasi 7mila nuovi punti luce. Senza dimenticare le nuove lampade in passeggiata: 62 lampioni per 4 punti luce a palo, in stile liberty, sulla terrazza della Repubblica e sul Lungo Molo. E il verde pubblico: un lavoro immane, dal viale dei Tigli alle pinete, dalla terrazza della Repubblica, alla passeggiata, al belvedere di Torre del Lago. Tutti gli alberi sono stati catalogati, quelli pericolosi abbattuti. Il verde della città è ricchissimo: oleandri, platani, pini, lecci, tigli, tamerici, palme.. le palme: a Viareggio stavano seccando una alla volta. Siamo intervenuti, le abbiamo curate con metodi naturali: in pochi credevano ai risultati. In molti avrebbero scommesso sulla disfatta. Invece oggi le palme stanno bene, sono controllate, ne abbiamo ripiantate di nuove e proprio in questi giorni le stiamo potando. Per le feste di Natale saranno illuminate. Parlando di ambiente: Viareggio è entrato a far parte dei Comuni virtuosi. Si applica la strategia Rifiuti Zero, il porta a porta esteso a tutta la città, la differenziata che dal 49 per cento è salita al 72. Ci sono le isole ecologiche presidiate, presto avremo quelle interrate e il centro del riuso. Abbiamo sperimentato le spiagge e gli eventi plastic free. Abbiamo fatto un concerto a rifiuti zero e siamo pronti a fare il prossimo Carnevale a Rifiuti Zero. Senza dimenticare il decoro: le nuove regole per i dehors, lo sgombero del campo Rom a Torre del Lago e degli edifici in via Matteotti. Le ordinanze per il ripristino dell’ex Telecom, della Salov e del distributore adiacente. I proprietari stanno facendo i lavori, i miglioramenti già si vedono. A breve verranno tolti i silos della Salov: sarà un successo per l’intera città”. 
“Parliamo degli eventi e della cultura: i luoghi – prosegue – Abbiamo riaperto il teatro Jenco e Villa Paolina, riorganizzato gli spazi di Villa Borbone. Sono tornate le grandi mostre alla Gamc, il Carnevalotto prende forma al piano terra del Palazzo delle Muse, il museo della Marineria ha ritrovato una sua dimensione. Gli eventi: da gennaio a dicembre Viareggio è sempre sotto i riflettori nazionali. Basta solo citarli per nome: il Carnevale, la Viareggio Cup, il Versilia Yachting Rendez vous, il Premio Viareggio Rèpaci, il Festival Puccini, la Festa in piazza Mazzini per San Silvestro, il Concerto del primo dell’anno, il tuffo record di Capodanno. Sono tornati i concerti gratuiti in Passeggiata, da Gloria Gaynor a Remembering You. I 100 giorni all’esame con la musica in piazza Mazzini e l’accoglienza per i ragazzi in collaborazione con Scuola Zoo. Il festival del viaggio. Ma il 2019 è stato l’anno del Jova Beach Party: due date e 80mila persone sulla spiaggia. Esempio per la gestione del pubblico e soprattutto il primo evento a rifiuti zero. E ancora i lavori in corso: il restauro della Torre Matilde appena iniziato, il nuovo mercato ittico, dopo anni, praticamente pronto, il restauro di Piazza Puccini in via di completamento. Il Caprice aggiudicato proprio ieri con un progetto audace e innovativo, il porto con i lavori fatti e quelli da fare: il molo ristrutturato, la banchina commerciale, le colonnine dell’acqua e dell’elettricità sulla banchina Lenci. La Terrazza della Repubblica con il bando in pubblicazione. I lavori allo stadio, il Ferracci ripristinato, il bando dello Zappelli in lavorazione. I lavori per la fibra ottica, il sottopasso di via delle Torbiere: entro aprile sarà finita la prima metà. Nel 2021 Torre del Lago avrà una nuova uscita dedicata”. 
“Infine i processi partecipativi che stanno per partire – spiega – 500mila euro da investire in lavori pubblici immediatamente cantierabili, divisi in parti uguali tra Viareggio e Torre del Lago. Sempre con un processo partecipativo affideremo gli edifici confiscati alla mafia. E poi pensiamo al futuro: il Psr delle Ppnete, il Politeama, il Triangolino, la Salov, l’ex Fervet. Il terreno dell’ex casa del Fascio che con ogni probabilità tornerà al Comune e sarà area verde. La passeggiata sulla Burlamacca che dal mare porterà al lago, e poi il belvedere e la Marina di Torre del Lago. A guardare indietro – dopo il lavoro immane di questi anni – il 2015 e Viareggio città abbandonata, sembrano preistoria. Consociamo tutti gli intoppi, i dubbi, le difficoltà, ma anche le gioie per le battaglie vinte, i bilanci approvati, la soddisfazione per gli eventi riusciti: con il turismo che affolla le nostre spiagge, dai bagni della Passeggiata alle dune di Torre del Lago. Pensiamo alle fontane che erano spente e le abbiamo riaccese. Pensiamo a Viareggio e alla sua bellezza. Pensiamo al futuro della città”. 
“È un viaggio avventuroso, bellissimo, ricco di sfide – conclude il candidato sindaco in pectore, in lizza per il bis – E no, non promettiamo che sia breve”. 

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