Bruni: “Maggioranza immobile, Lucca smette di sognare”

“Speravo con l’inizio del nuovo anno anche con la spinta di alcuni cambiamenti politici nazionali che questa amministrazione riuscisse a fare un cambio di marcia ed iniziasse ad occuparsi dei problemi che preoccupano i cittadini lucchesi iniziando dalle difficoltà di tante famiglie per la perdita del lavoro, sempre più emergenza nazionale, alla riqualificazione della periferia e della città, ad una programmazione culturale e turistica di respiro, per non  dimenticare provvedimenti a favore del piccolo commercio e dell’artigianato in sintesi un programma di rilancio dell’attività amministrativa. Invece poche cose di ordinaria amministrazione e niente di più in una città che ha smesso di sognare in grande”. Sono parole dell’ex assessore comunale al turismo, Moreno Bruni, che torna ad attaccare l’amministrazione Tambellini.

“Nessuno – aggiunge – chiede cose stratosferiche vista la situazione economica degli enti locali ma sapere cosa intende fare l’amministrazione da qui a due anni sarebbe il minimo. Quali progetti? Quali iniziative? O si ha intenzione di gestire lo sviluppo della città con le stesse competenze con le quali si stanno portando avanti le iniziative per i 500 anni delle Mura?   Su tutto questo è calato il silenzio lasciando spazio invece alle polemiche praticamente su tutto, dalle iniziative sulle quali non c’è stato il benché minimo confronto con la città e con le istituzioni che la rappresentano fino al litigio con associazioni, con enti, con i cittadini insomma un po’ con tutti. Contrasti che non si fermano, ultimi della serie sul Teatro del Giglio e sul turismo, controversie a cui spesso non viene data una risposta ma utili per distrarre l’attenzione della cittadinanza da quello che è il vero dramma di questa amministrazione, un immobilismo che rischia di paralizzare la crescita e lo sviluppo del nostro territorio per anni.  Se non ci fossero i lavori già avviati dalla precedente amministrazione o gli interventi sul patrimonio monumentale da parte della Fondazione, Lucca sarebbe praticamente ferma. Ricordo quando dai banchi dell’opposizione si alzavano gli attuali amministratori  che, con lunghi sermoni, rimproveravano alla precedente giunta troppo immobilismo,  eccessiva litigiosità e poca partecipazione che frenavano le grandi prospettive che la nostra città aveva. Adesso cosa dire davanti allo spettacolo offerto in questi mesi?”.

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