Lattanzi: “Imt è motore di sviluppo per la città”

“Sono molto onorato di presidere Flafr”. Si conclude così l’intervento del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Arturo Lattanzi, che è anche numero uno della fondazione per l’alta formazione e la ricerca lucchese all’indomani. “Nel corso della settimana si è svolto a Lucca  dice Lattanzi – organizzato dalla nostra Università Imt (Impresa Mercato Tecnologia), un convegno internazionale sul tema dei sistemi complessi al quale hanno partecipato oltre 800 ricercatori provenienti da ogni parte del mondo. Lunedì mi sono intrattenuto tutta la mattina, incuriosito. Molti i giovani e giovanissimi presenti. E cosi il giorno successivo sono passato per ascoltare e osservare, sino alla sera, che si è conclusa con la bella e interessante conferenza aperta alla città moderata da Gianni Riotta, alla quale hanno partecipato come relatori scienziati e ricercatori nei campi della fisica, della botanica, dell’economia, delle neuroscienze e dell’informazione”.

“In questi giorni – prosegue Lattanzi – il complesso del San Francesco è stato mostrato non solo come bellezza estetica, bensì quale esempio di un progetto ambizioso di ricerca e collaborazione fra pubblico e privato, che non ha eguali nel nostro paese. Oltre ai ricercatori la conferenza è stata visitata dai soggetti della Comunità Europea responsabili dei finanziamenti destinati alla ricerca con ricadute sulla competitività del sistema Paese e dunque dell’Europa medesima. Il risultato è stato di alto apprezzamento per il convegno, per la nostra università Imt e per il suo coraggioso modello di ricerca: un sistema che pone a fondamento del proprio sviluppo una visione interdisciplinare delle competenze. Ho appreso che la Unione Europea finanzierà con un miliardo di euro e in via prevalente nei prossimi anni due grandi ambiti di ricerca, ritenuti a più alto valore aggiunto in termini di ricadute e contributo alla crescita del Pil e dunque della competitività del paese di destinazione e dell’Europa: progetti improntati a human brain e progetti improntati al grafene. Entrambi argomenti e temi topici della conferenza, che ho chiesto di poter aprire in modo divulgativo alla città, alle imprese e a chi nei prossimi anni dovrà confrontarsi con scelte di vita professionale”.
“Imt anche come impulso, merito e territorio –  spiega Lattanzi – Impulso allo sviluppo della nostra società, come identità e come contributo alla formazione della nostra identità nazionale; Merito come abitudine al confronto, non solo nel senso di migliore o peggiore, ma anche di confronto con le diversità; Territorio perché quella di questi giorni è stata la prima grande vera presentazione internazionale della scuola Imt, che ha saputo raccogliere l’eredità di quelle radici del San Francesco, per secoli luogo di cultura, coniugandole con l’esigenza di restituirne una parte in termini di valore generato per il benessere sociale e collettivo della nostra comunità lucchese. È con grande soddisfazione ed anche con emozione che ringrazio dunque il direttore professor Alberto Bemporad per aver sostenuto e supportato l’iniziativa e il professor Guido Caldarelli, fisico di fama internazionale della nostra scuola Imt, al quale va il mio pieno plauso per essersi impegnato affinché il confronto lucchese potesse funzionare al meglio, nei suoi tanti significati di creatività scientifica, accoglienza cittadina e interesse per Lucca. Sono molto onorato di presiedere Flafr”.

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