Giovane madre va a rubare con il figlio di un anno foto

di Roberto Salotti
La vera sorpresa è arrivata quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell’atrio della villetta. A pochi passi, china su dei sacchi e armata di trincetto c’era una giovane madre ventenne, che teneva in braccio il suo bambino di appena un anno mentre rovistava fra vestiti e oggetti raccolti all’ingresso di casa dal figlio della proprietaria, un’anziana morta qualche mese fa. Le manette sono scattate subito: quattro le persone finite ai domiciliari, compresa la giovane donna, e sua madre: anche lei, una donna di 50 anni che vive con la figlia a Massarosa, ha preso parte al raid, sventato ieri pomeriggio dai carabinieri del radiomobile di Lucca nell’abitazione sulla via Romana all’Arancio.

In manette dopo il blitz dei militari sono finiti anche un 28enne lucchese, residente a Lido di Camaiore e un 25enne, di origini peruviane, che vive a due passi dalla villetta presa di mira. Forse la mente del gruppo e forse anche a conoscenza del fatto, sospettano i carabinieri, che l’obiettivo selezionato all’apparenza era l’ideale per un furto facile facile. Invece, i quattro sono stati visti entrare nella casa da due vicini, che hanno subito chiamato i carabinieri. I due, infatti, hanno segnalato che con loro c’era anche un bambino, tenuto in braccio da una donna.
I carabinieri hanno così messo in campo un dispositivo ben organizzato, non sapendo inizialmente cosa si sarebbero trovati di fronte. Con quattro pattuglie, i militari, coordinati dal maggiore Giangabriele Affinito, comandante della compagnia, hanno raggiunto la casa e hanno fatto irruzione nelle villetta, trovando i ladri con le mani nel sacco.
E’ avvenuto tutto attorno alle 19. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i quattro avrebbero rotto il lucchetto del cancello della villetta e poi, con uno zaino contenente martelli e armi per lo scasso, hanno attraversato il giardino e raggiunto l’ingresso. A quel punto si sono messi al lavoro e in breve sono riusciti a sfondare la porta. Una volta all’interno hanno frugato nei sacchi che si trovavano nell’atrio quando all’improvviso sono arrivati i carabinieri. La giovane madre, alla vista dei carabinieri, è rimasta impietrita: teneva ancora in mano un trincetto con il quale aveva già aperto alcuni sacchi, contenti abiti e argenteria: aveva in braccio il figlioletto di appena un anno, che chiaramente non si rendeva conto di quello che stava accadendo. Madre, figlia e nipotino dentro una casa di estranei, con l’obiettivo di rubare: un quadro che ha impressionato anche gli investigatori.
I quattro sono stati condotti nella caserma di Cortile degli Svizzeri a bordo delle gazzelle e sono stati identificati e poi sottoposti agli arresti domiciliari nelle loro abitazioni, in attesa del processo per direttissima. A tutti e quattro i militari contestano il furto aggravato in concorso: il giudice li ha condannati a 8 mesi di reclusione e a 300 euro di ammenda, ma essendo tutti incensurati la pena è stata sospesa.

FOTO – I danni lasciati dalla banda di ladri

 

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