L’azienda agricola La Badiola arricchisce la sua collezione di vini d’alta gamma con il suo spumante metodo classico Ventiquattronodi. Si tratta del primo metodo classico prodotto nelle colline lucchesi, una produzione territoriale unica ed esclusiva, un legame inequivocabile con il luogo di origine.
La presentazione ufficiale è avvenuta martedì (10 luglio) con l’intervento dell’enologo Stefano Chioccioli e della responsabile Romina Mariotti.

“Singolare pensare per un attimo di voler provare un metodo classico con il terroir delle colline lucchesi, poi abbiamo azzardato – racconta la famiglia Butori – Con la consueta dedizione che da sempre ci contraddistingue, abbiamo lavorato insieme con passione, amore e serenità per creare un’eccellenza di cui andiamo fieri. Abbiamo prodotto 3.248 bottiglie, capaci di rappresentare una nuova espressione d’eccellenza del territorio e dei suoi straordinari vitigni. Frutto di un progetto durato quattro anni e che ha coinvolto, in un lavoro attento ed accurato, tutto l’intero staff aziendale. Uno Spumante Blanc de Blancs Brut millesimato 2014 che rappresenta alla perfezione la purezza intatta del vitigno Chardonnay al 100%. Tutto il processo di produzione si è svolto in azienda, dalla vendemmia manuale con attenta selezione in campo delle migliori uve, alla vinificazione fatta con soffice pressatura. Affinamento sui lieviti di 36 mesi con l’aggiunta di
un elegante liquer. Siamo consapevoli di essere solo all’inizio di un lungo percorso, ma l’obiettivo è raggiungere, anno dopo anno, la più autentica espressione dei nostri vitigni autoctoni. Uno spumante che vogliamo leghi fortemente bollicine e territorio e che possa rappresentare, per tutti gli amanti dello spumante e non solo, la certezza che anche dalle Colline Lucchesi, può nascere un prodotto unico per origine ed identità. Lo abbiamo desiderato, lo abbiamo sofferto, lo abbiamo amato ed ora vogliamo condividere con tutti la gioia di questo tanto atteso evento, dedicandolo in tutto e per tutto al nostro caro, amato e indiscusso boss.”

Foto Alcide