Auto, cresce il noleggio a lungo termine: ecco perché

Ibrido, benzina o diesel? Un dilemma che spesso non trova una risposta univoca e che, soprattutto, non può prevedere le decisioni del legislatore per i prossimi anni. E allora un’alternativa si sta affacciando sul mercato delle automobili. E sta facendo particolare breccia nelle decisioni delle aziende. Si tratta del noleggio a lungo termine, un sistema per cui l’auto non diventa di proprietà di chi la utilizza ma per cui viene pagato un canone mensile comprensivo di bollo, manutenzione e assicurazione.
Per saperne di più abbiamo parlato con Federico Avidano, sales consultant di NoleggiAmo, società del gruppo MuoviAmo che spiega le principali differenze fra l’acquisto e il noleggio a lungo termine e le opportunità che quest’ultima scelta comporta.

“Quello che dico sempre – esordisce Avidano – è che con l’acquisto compri il possesso della vettura, con il noleggio acquisti la tua mobilità. La scelta principale è quella della durata del noleggio a lungo termine, che può essere di 24, 36 o 48 mesi. Il resto dipende dalla percorrenza media e dal prezzo della vettura e comunque ogni soluzione viene ritagliata sulla base del cliente e tutto può essere rimodulato nel periodo di durata del contratto”.
Ma perché il noleggio a lungo termine potrebbe rivelarsi una scelta vincente: “Per l’operatività – risponde Avidano – perché non si pensa più a niente: assicurazione, bollo, manutenzione, cambio gomme e inoltre il noleggio non prevede immobilizzazione finanziaria. Rimane, comunque, una scelta legata al credito e per questo non è ancora molto diffuso tra le persone fisiche, perché l’affidamento previsto è di un importo mediamente più alto rispetto a quello dell’acquisto (importo auto + importo servizi)”.
Fra l’acquisto e il noleggio a lungo termine i costi, secondo Avidano, risultano molto simili, se non a favore del noleggio. Il calcolo si fa sul cosiddetto total cost of ownership, costo totale del possesso del bene. “I vantaggi – dice Avidano – come è possibile vedere chiaramente in alcune tabelle comparative, sono di diverso tipo. Innanzitutto la percentuale di sconto sul veicolo. Chi fa noleggio, infatti, acquistando un gran numero di veicoli, può ottenere una percentuale di sconto sul bene decisamente più elevata rispetto a un privato che acquista una sola auto. C’è poi la questione del valore residuo del veicolo, valore che, nel caso del noleggio, è predeterminato. Altri indicatori risultano favorevoli al noleggio: le manutenzioni, il cambio gomme, gli oneri finanziari, sempre per una questione di numeri di veicoli gestiti”.
E sull’assicurazione? “A fattori omogenei – spiega ancora Avidano – come nel caso dello sconto del prezzo del veicolo, il potere di acquisto di un utente privato rimarrà sempre inferiore rispetto a quello di un’azienda di noleggio”.
Il noleggio a lungo termine, a quel punto, diventa una questione di prezzo. Che deriva da due voci, quella del canone finanziario, ovvero il prezzo del veicolo e del canone servizi, che ricomprende tutto quanto serve alla messa su strada del mezzo. “Anche in questo caso – spiega ancora l’esperto – i vantaggi sono evidenti. Si pensi, ad esempio, al caso di incidente: niente vacanza rovinata, si porta l’auto al noleggiatore che, in attesa della riparazione, fornisce un’auto sostitutiva. In questo caso, ovviamente in caso di responsabilità, si paga una franchigia che, a seconda della scelta, incide sul prezzo del canone mensile”. La franchigia, incide, all’incirca, del 15 per cento sul totale del canone.
Per abbattere il prezzo c’è anche la possibilità di dare un anticipo, che abbatte la rata.
Ma cosa succede al termine della durata del contratto di noleggio: “Le ipotesi sono tre – spiega ancora Avidano – Si può lasciare il veicolo e nulla è dovuto, si può ordinare un’altra vettura e rinnovare il noleggio, ovviamente con un rating diverso per il finanziamento in quanto c’è già uno storico del rapporto con il cliente, oppure ci può essere la possibilità di acquistare il veicolo pagandone il valore residuo. Ma si tratta di una possibilità, non certo di un obbligo”.
Il noleggio a lungo termine risolve anche il possibile problema di quale motorizzazione comprare, come si diceva in apertura. “Generalmente – spiega Avidano – si dice che è preferibile il diesel per chi fa tanti chilometri, l’ibrido per chi guida in città, la benzina o in alternativa gpl o metano per chi non fa tanti chilometri. Nel frattempo, però, in tante città si estendono i divieti alla circolazione delle auto. Ecco con il noleggio, qualora nell’arco della durata del contratto mutino le norme sulla circolazione, è possibile cambiare vettura lasciando il problema al noleggiatore. Se è invece il cliente che decide di cambiare vettura c’è un penale da pagare, così come in tutti i casi di rescissione del contratto. E spesso non è conveniente farlo”. “Ulteriori vantaggi – prosegue – ci sono dal punto operativo. È vero che dal punto di vista economico ogni mese è previsto un prelievo superiore alla rata di un acquisto, ma si deve anche considerare il costo effettivo della manutenzione di un veicolo. In più questo meccanismo permette di sapere sempre quanto ho speso e questo, in un momento storico di programmazione delle spese, può rappresentare un vantaggio importante”.
“Con il noleggio a lungo termine – conclude Avidano – mi garantisco in sostanza la mobilità. E non ho alcun tipo di pensiero. Non a caso il nostro slogan è: il noleggio senza pensieri”.

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