Uilcom: “Cartario, i lavoratori devono tornare protagonisti”

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“La dignità degli operai della carta è un problema attuale. Il caso Carrara non è isolato”. Lo sostiene il coordinamento Uilcom settore Carta Toscana Nord.

“Nel settore della carta a Lucca – si spiega in una nota – verifichiamo una situazione paradossale. Da un lato si ostentano dei risultati eccezionali con aumenti di fatturato e la presenza di aziende leader nel settore, che però ai tavoli sindacali piangono miseria lamentando l’aumento della cellulosa. Dall’altro poi si aumenta la tecnologia, ma lo si fa per ridurre l’occupazione, e ad oggi lo si fa senza mettere in campo iniziative per ridurre l’orario di lavoro a parità di salario, perche il miglioramento che la tecnologia apporta si deve distribuire su tutto il settore: imprese ed operai. Inoltre anche se si aumentano i fatturati registriamo una occupazione stazionaria ed una qualità della vita degli operai e delle relazioni sindacali che peggiora. L’episodio della cartiera Carrara si inserisce in una azienda dove sono presenti anche altri problemi mal gestiti anche dalle organizzazioni sindacali, ma non è isolata. Da un nostro primo giro di assemblee abbiamo trovato un mondo di imprese dove il rispetto per il ruolo degli operai è variabile, e dove il tentativo di fare utili riducendo il costo del lavoro e della qualità della vita anche nel luogo di lavoro è diffusa. Oltre le relazioni sindacali complesse ed i tagli più o meno mascherati di personale, ci sono più spesso di quanto si pensi situazioni dove la dignità degli operai è messa in discussione, bagni in condizioni non immaginabili, sale ristoro discutibili, si soffre in molte fabbriche un freddo naccettabile in questi giorni ed un caldo spropositato in estate, ritmi di lavoro e produttività pretese, e spesso troviamo gli operai che mangiano alle macchine nella polvere e non fanno la pausa prevista dalla legge sopra le sei ore, ci sono anche straordinari senza il rispetto dei riposi minimi, e politiche di inquadramento incomprensibili. Gli stipendi – sopratutto per chi non fa il ciclo continuo sono anche modesti. Insomma se il settore della carta vuole diventare davvero un distretto di qualità il problema della dignità e del trattamento delle maestranze deve tornare centrale, il sindacato deve recuperare un ruolo da protagonista e la politica locale deve rivalutare il ruolo degli operai e non parlare solo con le imprese”.

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