CardioLucca, 1.500 ricoveri all’ospedale S. Luca foto

Circa 1500 ricoveri complessivi – dalla terapia intensiva al reparto, al day hospital – nella Cardiologia dell’ospedale San Luca nel 2018, ai quali vanno aggiunti i quasi 400 nella Cardiologia del Santa Croce di Castelnuovo Garfagnana. Questi alcuni dei dati resi noti dal professor Francesco Bovenzi, direttore dalla Cardiologia dell’Ospedale San Luca di Lucca e dell’Ospedale Santa Croce di Castelnuovo Garfagnana, nel primo giorno di CardioLucca 2019, il tradizionale meeting, giunto alla sua tredicesima edizione, in corso sino a sabato nell’auditorium di San Francesco.

Le malattie cardiache continuano a parlare al maschile ma il dato si eguaglia dopo i 70 anni: il 63 per cento dei ricoveri a Lucca è sesso maschile e il 37 femminile; simile il dato a Castelnuovo Garfagnana, dove gli uomini sono il 67 per cento e le donne il 33. La distribuzione per fasce di età conferma invece l’indice elevato di invecchiamento della popolazione e la complessità dei casi trattati mostrando la percentuale del 50 per cento dei ricoveri con età superiore ai 75 anni, mentre il 25 per cento si colloca tra i 65 e i 74 anni. Dati che confermano come nella nostra realtà le strategie di prevenzione cardiovascolare risultano efficaci al punto che solo il 10 per cento dei ricoverati ha meno di 50 anni. E il 2018 regala anche il miglior tasso di contenimento delle amputazioni maggiori in azienda Toscana Nord Ovest per il piede diabetico. “Al San Luca, però, bisognerebbe iniziare a pensare ad un secondo angiografo: una scelta inderogabile e lungimirante – ha ricordato Bovenzi – che rispetta i moderni standard di rendimento di un centro Hub ad elevati volumi e con diversificate attività nel campo della cardiologia invasiva”. Durante la giornata inaugurale, a cui ha presenziato per la Usl Toscana Nord Ovest il suo massimo rappresentante, ovvero il commissario Mauro Maccari, è stato premiato per il suo impegno il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini. Cardiolucca 2019, a cui partecipano oltre 1000 cardiologi provenienti da tutta Italia, un numero record, andrà avanti anche nelle giornate di venerdì e sabato con oltre 100 relatori che si alterneranno sui temi della cura delle malattie cardiovascolari. Per domani è previsto l’intervento del presidente mondiale dei cardiologi, il professore portoghese Fausto Pinto, sull’angina stabile e sul suo controverso trattamento. E sempre sull’angina pectoris, spazio a una riflessione con specialisti autorevoli coordinati dal professor Michele Mirabella, noto volto della televisione ed esperto divulgatore della scienza biomedica, con lui dialogherà il professor Giuseppe Tarantini, attuale presidente nazionale della cardiologia invasiva italiana.

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