Lavoratori con figli piccoli o parenti disabili, più facile il trasferimento vicino casa

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Facilitare il trasferimento vicino casa ai lavoratori che devono prendersi cura di figli piccoli o di parenti con handicap. Questo l’obiettivo della circolare firmata dall’assessore della Regione, Stefania Saccardi, che mette in chiaro alcuni aspetti di interpretazione della legge.

A sollevare il problema era stata una nota congiunta delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil che chiedeva l’intervento della Regione nei confronti di alcune Asl che insistevano nel dare una interpretazione illogica e restrittiva all’applicazione delle particolari procedure di mobilità secondo il decreto legislativo 151/2001 (che serve a ricongiungere i genitori del bambino favorendo concretamente la loro presenza nella fase iniziale di vita del proprio figlio) e legge 105/1992 (che consente ai lavoratori che assistono familiari con handicap di scegliere una sede di lavoro più vicina al domicilio del malato).
“In pratica – spiega Pietro Casciani, segretario della Uil fpl Lucca – dopo la fusione nelle mega Usl di area vasta, la dirigenza dell’azienda sanitaria era solita rigettare le richieste di trasferimento, magari con generiche motivazioni di servizio, perché si considerava l’intera area servita come se fosse un’unica sede, oppure perché consideravano ad esempio il trasferimento per 104 attuabile solo all’inizio del rapporto di lavoro”.
Insomma, una lettura restrittiva della normativa che aveva scatenato malumori fra i dipendenti delle Asl anche a Lucca e di cui si erano fatti portavoce i sindacati. La circolare dell’assessore Saccardi, indirizzata ai direttori generali delle Asl e degli enti del servizio sanitario regionale, mette chiarezza e servirà ad agevolare i lavoratori: “I genitori con figli piccoli, sotto i tre anni, potranno adesso chiedere e ottenere la mobilità aziendale per trasferirsi in una sede vicino casa – sottolinea Casciani – e un eventuale diniego da parte dall’azienda dovrà essere ben motivato e riferito a situazioni specifiche che non possono essere risolte in altro modo se non bloccando il trasferimento. Lo stesso varrà anche per quei lavoratori che devono farsi carico delle cure di un familiare con handicap, la famosa legge 104 insomma, che serve appunto per assicurare alle persone malate le cure di cui hanno bisogno. Ora ci attendiamo che l’Usl si comporti di conseguenza anche in Lucchesia”.

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