Affitti turistici, controlli incrociati sul web

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Affitti turistici, a Lucca è vicino il giro di vite. Lo ha annunciato ieri (1 marzo) l’assessore al turismo Stefano Ragghianti, snocciolando i dati delle presenze turistiche in forte aumento sul territorio comunale. La sfida delle prossime settimane e dei prossimi mesi sarà tutta nel contrasto all’abusivismo. Il Comune, infatti, mette in campo una doppia azione. La prima è effetto diretto della legge regionale in materia, che fissa l’obbligo dal 1 marzo (scadenza a fine mese) della comunicazione agli uffici comunali preposti delle locazioni a fini turistici. L’altra è messa in campo dalla stessa amministrazione e mira ad avere un quadro quanto più esaustivo della situazione, confrontando i dati relativi agli annunci di locazione turistica pubblicati sul web a Lucca, con la documentazione relativa alle comunicazioni degli immobili utilizzati a questo scopo di cui il Comune è già in possesso, avendo istituito già l’obbligo ai fini della tassa di soggiorno.

“Queste due iniziative messe insieme – spiega l’assessore al turismo, Stefano Ragghianti – hanno l’obiettivo di aiutare a contrastare il fenomeno dell’abusivismo in questo settore. A fronte di dati comunque in crescita, relativi a presenze turistiche e tassa di soggiorno, sappiamo benissimo che al quadro continua ancora a sfuggire una larga fetta di mercato”.
Ma nel dettaglio come si procederà nel caso venga individuata una struttura che risulta “fantasma” all’amministrazione comunale? “Dovrà essere valutato caso per caso – spiega l’assessore al turismo del Comune di Lucca -. Di sicuro, si andrà a verificare se sussistono dei motivi particolari per la mancata comunicazione e nel caso di accertamento di violazioni scatteranno le sanzioni”. A quelle previste ai fini della riscossione della tassa di soggiorno, però, ora si aggiungeranno eventualmente anche le sanzioni relative alla violazione della legge regionale, che fissa la multa per chi non effettua la comunicazione dell’attività da 250 a 1.500 euro.
Dal lavoro fatto da parte degli uffici comunali, dall’inizio del 2019, sono stati già rilevati 13 casi di potenziale abusivismo, 5 anomalie catastali e 26 casi di appartamenti affittati a uso turistico e non censiti ai fini fiscali. Dai primi accertamenti del Comune è risultato tra l’altro che la maggior parte di queste locazioni turistiche è concentrata in centro storico. Un dato nel dato, che accende di nuovo i riflettori sul tema del futuro del centro storico e soprattutto della residenza all’interno delle Mura.
Per quanto riguarda l’obbligo di comunicazione è scattato dal 1 marzo scorso e la procedura deve essere compiuta online al link (clicca qui).
Al locatore è richiesto di comunicare le informazioni relative all’attività svolta quali ad esempio: periodo durante il quale si intende locare l’alloggio, numero delle camere e dei posti letto disponibili e siti web dove viene pubblicizzato l’alloggio. L’obbligo di registrazione riguarda tutti i soggetti che intendono effettuare o che già effettuano locazioni di case e appartamenti con finalità turistiche. 
Devono effettuare la comunicazione anche quanti sono già registrati per l’imposta di soggiorno.

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