Consorzio di bonifica, 100 milioni di lavori in 5 anni

Oltre 100 milioni di interventi ed opere di prevenzione per la sicurezza idraulica. Questo il bilancio di cinque anni del Consorzio di Bonifica Toscana Nord. Sono circa 5mila i chilometri di corsi d’acqua posti in manutenzione. C’è di più: 82 associazioni sono adesso convenzionate col Consorzio, con più di 500 volontari ogni giorno attivi sul territorio, in attività di presidio e monitoraggio dei rii. È stato rafforzato il legame col mondo agricolo: sono stati 600 i lavori eseguiti da aziende agricole e cooperative agricolo forestali.

Sono solo alcuni dei numeri del bilancio di fine mandato del’ente consortile: realizzato dal Consorzio così come previsto dalla legislazione vigente e dallo statuto, e disponibile per tutti i cittadini sul sito istituzionale e in distribuzione negli Urp dei Comuni e negli sportelli per il pubblico delle organizzazioni agricole e professionali.
“Si tratta di una relazione economico-finanziaria, che al termine dei cinque anni di mandato abbiamo voluto mettere a disposizione di tutti, con la massima trasparenza – spiega il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi – Abbiamo scelto di elaborare l’opuscolo in modo che, pur rispettando rigorosamente i conti, i criteri, le regole dell’atto tecnico, esso sia anche uno strumento di comunicazione semplice e diretto: consapevoli di quanto possa essere a volte difficoltoso, per i cittadini, districarsi tra numeri e cifre. Si è cercato, soprattutto, di mettersi dal punto di vista del contribuente: che chiede quale fine faccia il contributo versato al Consorzio”.
Il Consorzio 1 Toscana Nord è nato nel 2014: grazie alla legge regionale 79 del 2012, che ha razionalizzato il mondo della bonifica in Toscana, e ha istituito un unico ente consortile, che si occupasse della sicurezza idraulica per tutta l’area settentrionale della regione. In questi cinque anni, da una parte è stato messo a frutto, al massimo, le opportunità rese possibili dalla riforma: le economie di scala prodotte ha comportato la centralizzazione della gestione delle gare per tutto l’ente (con una riduzione media delle spese pari al 14,77 per cento, rispetto agli anni precedenti), la gestione unitaria e programmata delle forniture di beni e servizi, l’informatizzazione dei principali processi consortili (l’utilizzo della carta è stato abbattuto del 50 per cento). Dall’altra parte, sono aumentati i presidi tecnici sul territorio: con l’apertura delle sedi ad Aulla, Massa e Castelnuovo di Garfagnana; ma anche con la valorizzazione della sede di Viareggio, dove sono stati potenziati il magazzino e l’officina unici dell’intera struttura consortile”.

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