Le agenzie di scommesse: la crescita di un fenomeno globale

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Fino a non molto tempo fa, per scommettere su qualsiasi evento, sportivo e non, il gioco si riduceva tra due persone: uno scommettitore ed un “banco” o due scommettitori nel caso più semplice. Quando gli uomini hanno iniziato a scommettere, ancora all’epoca dei romani (secondo dati ufficiosi addirittura anche prima), si poteva puntare solo su eventi sportivi e le scommesse erano eseguite solo ed esclusivamente solo tra due persone. Gli scommettitori si mettevano d’accordo sui termini di una scommessa e poi decidevano le quote una volta che l’evento era in corso di azione. Alla fine chi vinceva la scommessa otteneva tutto l’importo.

Certamente ancora oggi la gente scommette con altre persone in maniera più o meno intima, con amici, parenti o familiari. Negli ultimi anni, tuttavia, la maggior parte delle scommesse viene fatta attraverso agenzie di scommesse o bookmaker. Di fronte al continuo aumento di questo fenomeno globale le modalità di betting sono cambiate radicalmente.

La nascita del bookmaker tradizionale e l’era di internet

Il termine bookmaker non fu utilizzato fino al XIX secolo quando venne dato un nome ufficiale all’agenzia di scommessa che, fino ad allora, altro non era che colui che gestiva la scommessa in questione. In tutto il mondo sorsero rapidamente agenzie o cooperative che gestivano per altri le scommesse tra due o più persone o tra una persona e l’agenzia stessa. Nel corso degli anni, il successo delle agenzie di scommesse ha portato ad un fatturato stimato attorno ad alcuni miliardi di dollari, senza contare il mercato illegale che porta la somma a 3 trilioni di dollari.

A prescindere dal fatturato, il mondo delle agenzie di scommesse è un mercato enorme ed in rapida espansione. Basti pensare che ora sono centinaia i piccoli e medi i centri di scommessa in tutta Italia. Nel nostro Paese, ma anche in tutto il mondo, è in rapida crescita il fenomeno delle piccole attività aperte solo a dei clienti “fedelissimi” privati del bookmaker in questione. Un altro aspetto che ha influenzato moltissimo la fioritura delle agenzie di scommesse è stato l’avvento del betting in internet.

Il fenomeno in Italia

Il mondo dei bookmaker e delle agenzie di scommesse in Italia non può vantare una storia fiorita come i rivali atlantici o maltesi ma, tuttavia, negli ultimi anni il fenomeno delle agenzie si è ampliato. Purtroppo, tuttavia, il mondo delle scommesse è stato a lungo un tabù del nostro Bel Paese. I Governi che si sono succeduti in Italia dalla nascita della Repubblica non hanno mai ben visto il gioco d’azzardo in quanto ritenuto troppo compromesso con la mafia e la malavita del Mezzogiorno.

Quando, però, la casta politica si è resa conto che, effettivamente, il gioco d’azzardo, se tassato e controllato rigidamente, può aiutare al fabbisogno interno, le regole sono cambiate e sono state concesse, almeno all’inizio, delle leggere liberalizzazioni. La licenza AAMS, rilasciata dall’Agenzia di Controllo dei Tabacchi, permette ai bookmaker italiani ed esteri di esercitare il proprio lavoro in totale libertà e legalità. In questo modo, il cittadino si sente tutelato dalla legge anche se sa che, ovviamente, ci saranno alcune tasse più o meno gravose che verranno applicate agli importi scommessi e alle vincite.

Se volessimo far parlare i numeri, il ricavato nel 2013 del gioco online delle agenzie di scommesse è arrivato a quota 3 miliardi di euro gagliardi. I bookmaker italiani sono diventati sinonimo di affidabilità e di qualità non solo in Italia. SNAI e Betflag sono tra i più apprezzati in Europa e nel mondo lo dimostrano i dati. Il mondo del betting in Italia si sta modernizzando e allargando ad un pubblico sempre più ampio. La speranza è che possa raggiungere i livelli dei concorrenti europei con i quali già si contende la leadership.

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