Imballaggi alimentari eco-sostenibili. Ecco le frontiere a Lucense

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Imballaggi eco-sostenibili per il contatto alimentare. Materiali innovativi bio-based applicati ad imballaggi anche a base cellulosica, è stato questo il titolo del workshop tenutosi nei giorni scorsi nei locali di Lucense, ente per il trasferimento tecnologico alle imprese, che fa della ricerca e dell’applicazione in questo campo una missione operativa e quotidiana. L’incontro si proponeva di esplorare, attraverso le esperienze di centri di ricerca, laboratori di prova e operatori del settore, scenari, prospettive industriali e casi studio dei materiali cellulosici e polimerici utilizzati per il packaging, nonché le verifiche per la loro sostenibilità e sicurezza alimentare. Un appuntamento atteso e affollato, che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti di aziende di livello nazionale e internazionale del settore alimentare, aziende produttrici di imballaggi e rappresenti di noti marchi della grande distribuzione.

Tra i relatori, dopo l’introduzione di Lucense, docenti universitari e ricercatori di eccellenza nei rispettivi campi come Emo Chiellini, Luca Landini e David Barsi (presidente, ad e ricercatore laboratorio Lmpe), Maria Beatrice Coltelli (docente al dipartimento di Ingegneria civile e Industriale dell’ Università di Pisa), Marco Buchignani ed Elisa Bertolucci (responsabile tecnico e responsabile area chimica del Centro Qualità Carta), Eliana Farotto, responsabile ricerca e sviluppo di Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica.
“Lucense è attiva sul tema della sostenibilità da diversi anni con molti progetti legati al trasferimento tecnologico alle imprese, sempre con l’intento dell’innovazione dei processi e dei prodotti – ha sottolineato il direttore di Lucense, Enrico Fontana, in apertura di convegno -. Quello degli imballaggi eco-sostenibili è un tema caldo e di grandissima attualità: il nostro obiettivo è accrescere le conoscenze ed affiancare le imprese su un argomento che negli ultimi mesi ha subito un’accelerazione improvvisa”.
“Come tutti sappiamo – ha spiegato Simone Giangrandi, responsabile dell’area sostenibilità e innovazione di Lucense – l’Europa è povera di risorse, per cui l’utilizzo efficiente di energia e dei materiali ci dà la possibilità di essere meno dipendenti da altri paesi per l’approvvigionamento delle materie prime. Allo stesso tempo, siamo leader nel mondo per l’utilizzo di energie verdi e per il riciclo dei materiali. Stanno partendo molte iniziative in tutta Europa, sia a livello di istituzioni ma anche di aziende che dimostrano una maggiore sensibilità all’ambiente. C’è inoltre una maggiore consapevolezza anche da parte dei consumatori che danno un forte slancio alle aziende per investire in prodotti più sostenibili. L’obiettivo di questo incontro era offrire alle imprese un contributo tecnico e scientifico per capire come lavorare sui materiali, i processi e le tecnologie per realizzare, anche per quanto riguarda gli imballaggi, prodotti sempre più eco-sostenibili”.
La giornata si è poi conclusa con un “Open Lab” del Centro Qualità Carta, con visite e dimostrazioni di analisi e prove sulla riciclabilità e sulla compatibilità per il contatto alimentare. Il Centro Qualità Carta è infatti un Laboratorio di eccellenza riconosciuto in Italia per la verifica dei prodotti della filiera cartaria, ed in particolare del packaging, con elevate competenze sui temi della riciclabilità.

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