Vi siete mai domandati da che cosa dipenda il prezzo di una cartuccia per la stampante? A dircelo sono gli stessi operatori di settore, con i dirigenti HP, la società creatrice delle cartucce HP. che si possono trovare online su siti come https://www.cartucce.com/cartucce-hp-it.html, una delle aziende leader del settore, che rammenta come gran parte del costo delle cartucce di stampa abbia a che fare con i costi di ricerca e di sviluppo.

Basti considerare che gli operatori di principale riferimento spendono centinaia di milioni di dollari l’anno per la ricerca e per lo sviluppo di nuovi sistemi diinchiostro e di stampa, e che ci vogliono diversi anni per sviluppare nuovi sistemi tecnologicamente più avanzati. Il perché è presto detto: l’inchiostro deve essere formulato chimicamente per rimanere omogeneo, deve sopportare il calore elevato e la pressione di essere costantemente spinto attraverso i piccoli ugelli ad altissima velocità, deve aderire alla carta e deve asciugarsi rapidamente. Un mix non certo semplice da rispettare con elevati tassi di efficacia!

Detto ciò, non tutti sanno che una parte dell’inchiostro non arriva nemmeno alla pagina stampata, ma viene invece utilizzato per la manutenzione della stampante, come ad esempio la pulizia delle testine dopo che la stampante è rimasta inattiva per un po’ di tempo. Alcuni recenti studi hanno sottolineato in tal proposito che alcuni modelli perdono più della metà dell’inchiostro contenuto nelle cartucce per le attività di manutenzione! È anche per questo motivo che è bene mantenere sempre in periodica funzione la stampante, evitando lunghi periodi di inattività: se dunque non si utilizza la stampante per un po’ di tempo, l’inchiostro può asciugare gli ugelli, causando stampe scadenti o rendendo le cartucce inutili, domandando la loro sostituzione. Insomma, è sempre consigliabile spegnere e riaccendere la stampante periodicamente, o comunque avviare la manutenzione in via occasionale.

Naturalmente, molta parte del costo della cartuccia dipende dal tipo e dalla quantità di inchiostro contenuta nelle cartucce HP, e dalle materie utilizzate dal produttore, nonché dalle sue strategie. Di norma, le stampanti che utilizzano una cartuccia a tre colori tendono ad avere costi di sostituzione dell’inchiostro più elevati, considerato che è necessario sostituire l’intera cartuccia a colori ogni volta che un colore si esaurisce. Di contro, una stampante laser, specialmente se monocromatica, potrebbe farti risparmiare del denaro se soddisfa i tuoi scopi. Le cartucce laser potrebbero essere un po’ più costose al momento dell’acquisto, ma tendono a stampare molte più pagine e potrebbero dunque essere più economiche nel tempo.

Appare in ogni caso evidente che la spesa legata all’inchiostro della stampante sia così elevata, in alcuni casi, da aver stimolato molti produttori terzi a vendere cartucce sostitutive compatibili, così come ha spinto molti utenti ad acquistare kit per ricaricare le cartucce da soli, generalmente applicando un piccolo foro in una cartuccia di inchiostro esistente, inserendo l’inchiostro speciale della stampante con una siringa e tappando quindi il foro per prevenire le fuoriuscite.

Intuendo che così facendo vi era il rischio di perdita di quote di mercato, molti produttori di stampanti hanno assunto varie misure per rendere sempre più probabile l’acquisto delle cartucce “proprietarie”. Nel corso degli anni alcune stampanti hanno iniziato ad adottare microchip criptati e altre tecnologie incorporate che sono in grado di riconoscere le proprie cartucce e impedire che le cartucce di altre marche possano funzionare in esse.

Alcune aziende produttrici di stampanti hanno anche iniziato a vendere stampanti più costose, con serbatoi di inchiostro ricaricabili integrati che dovrebbero far risparmiare del denaro al consumatore nel lungo periodo. E la stessa HP ha da tempo lanciato un servizio mensile di sostituzione della cartuccia, a seconda dell’uso previsto, che può garantire un risparmio ricorrente.