Le novità del mercato immobiliare: i trend del settore in Italia e in Toscana

Il mercato immobiliare italiano ha finalmente lanciato i primi segnali di ripresa. Il prezzo medio delle case è generalmente sceso in tutto il paese, insieme ai tassi di interesse dei mutui particolarmente agevolati. Ciò ha fomentando un incremento generale delle compravendite immobiliari.

Il contesto di rinnovo del settore, ha creato terreno fertile per la nascita di nuovi modelli di impresa del mercato immobiliare che utilizzano la tecnologia e i mezzi della rete per offrire servizi a basso costo e agevolare le tempistiche di vendita. E’ il caso delle agenzie immobiliari digitali, che offrono servizi di mediazione interamente su piattaforme online.

Paola, agente di Housefy, start up immobiliare promotrice del nuovo sistema di compravendite online tra privati, sostiene che l’attuale situazione del mercato immobiliare sta creando tutte le basi per una rivoluzione nell’intero settore. La frenata del mercato negli anni scorsi è dovuta in parte all’instabilità economica e politica, alla difficoltà di accedere al credito, alla precarietà del lavoro, ed in parte agli alti costi per le operazioni richiesti dagli intermediari immobiliari. Basti pensare che in città come Roma e Milano un’agenzia può arrivare a chiedere fino al 6% di commissioni per la vendita di un immobile.

La casa rimane però l’investimento preferito dagli italiani. Secondo i dati dell’Osservatorio Immobiliare di Nomisma nel 2018 si sono registrate 691 mila compravendite, di queste l’84% sono state abitazioni.

Prezzi degli immobili in lieve aumento e centri urbani in crescita   

Secondo l’osservatorio immobiliare bolognese, dal 2007 i prezzi delle case si sono mantenuti in negativo, registrando il minimo storico nel 2013, fino al primo trimestre del 2018 quando si sono iniziati a vedere i primi segnali in positivo, con prezzi in lieve rialzo. Le zone più care in Italia per comprare casa sono Milano, Roma, Firenze, Torino e Bologna, ma l’aumento dei prezzi non ha frenato le compravendite, perché proprio in questi capoluoghi abbiamo assistito ad una ripresa del settore. 

Secondo i dati di Idealista, a Milano comprare casa oggi costa in media 2239 euro al metro quadro, un 2,2% in più rispetto al 2018, ma i volumi di vendita sono aumentati ben dell’11%. Le città con la maggiore crescita immobiliare, in termini di quantità di compravendite sono state Bologna e Genova registrando rispettivamente un +15,2% e un 12,9%.

La tendenza in crescita nelle grandi città segna un percorso inverso nei paesini di provincia e nel Mezzogiorno, qui i tempi per vendere una casa si dilatano notevolmente. Le persone si spostano sempre di più nei centri urbani e nelle periferie, questo ha creato un grande vuoto nelle zone rurali. E’ qui che la crisi immobiliari mostra i segnali più evidenti.

Crescita dei prezzi al metro quadro in Toscana, Lucca seconda città più cara

In Toscana abbiamo assistito ad un aumento dei prezzi dell’1,2% rispetto all’anno precedente. Stando ai dati di Idealista, è stata una delle uniche regioni, insieme al Friuli Venezia Giulia a registrare un rialzo a livello regionale. Non bene invece il volume di compravendite per il capoluogo toscano, sceso di un 5,2% rispetto all’anno scorso. A Firenze scendono le vendite e si alzano i prezzi, oggi comprare casa nella città degli Uffizi costa una media di 2.825 euro al metro quadrato, una variazione del 4,2% in più rispetto al 2018.

Ma la variazione più rilevante di tutta la regione è a Lucca, che ha visto un aumento dei prezzi del 6,4%, qui un’abitazione costa mediamente 2.509 euro al metro quadro, la seconda provincia più cara dopo il capoluogo toscano.

Previsioni per il futuro del settore

Nomina ritiene che, malgrado i segnali di ripresa, il rischio di una ricaduta non è ancora del tutto scongiurato. Le politiche finanziarie e l’andamento generale dell’economia saranno elementi incisivi per favorire una crescita del settore. Vedremo nei prossimi anni quali sviluppi prenderà il mercato e soprattutto quale sarà il ruolo dei nuovi modelli di impresa immobiliare che promettono di abbattere i costi di intermediazione e di favore la crescita del settore. 

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