Essity inaugura nuovo centro di eccellenza ad Altopascio foto

Il distretto cartario della Piana di Lucca si conferma ancora una volta un punto di riferimento a livello europeo.
Questa mattina (8 ottobre) infatti la Essity, multinazionale svedese nota in Italia soprattutto per i marchi Tena e Tempo, ha inaugurato il suo nuovo centro per la produzione di tovaglioli che sorge negli stabilimenti di Altopascio. Un investimento da oltre 47 milioni di euro per la realizzazione di un impianto di eccellenza che, a pieno regime, vedrà l’implementazione di 10 nuove linee con un incremento annuo dei volumi produttivi del 60 per cento. Il nuovo stabilimento, realizzato con le più avanzate tecnologie del settore, avrà una significativa ricaduta anche sul territorio con benifici sia in termini di limitazione dell’impatto ambientale che di creazione di nuovi posti di lavoro.
L’impianto, costruito in meno di un anno, occupa una superficie di circa 8600 metri quadri e sarà pienamente operativo entro il 2020. Un progetto ambizioso nato con l’obiettivo di migliorare l’efficienza della filiera europea della produzione di tovaglioli. Ad Altopascio infatti saranno realizzati prodotti tissue di alta qualità a marchio Tork che saranno poi distribuiti in tutta Europa.

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“Oggi per noi è un momento di festa – ha detto Massimo Minaudo – country manager di Essity Italia -. Si conclude un percorso iniziato tre anni fa e a cui abbiamo lavorato moltissimo. Per la nostra azienda, ma anche per il territorio, questo impianto rappresenta un importante momento di crescita: saremo in grado produrre di più e meglio con un occhio di riguardo anche per la sostenibilità ambientale. L’azienda poteva valutare anche altre proposte ma alla fine ha scelto il nostro progetto. Una dimostrazione anche della capacità italiana di portare idee convincenti all’azienda. Un successo per noi ma anche per il territorio”.
“Per la nostra amministrazione è un onore vedere il nome di Altopascio associato ad un investimento così importante – ha detto il sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio, presente all’inaugurazione – Quando ci è stato presentato questo progetto, lo abbiamo subito accolto con grande entusiasmo e abbiamo fatto tutto il possibile per rimuovere gli ostacoli alla sua realizzazione. Credo infatti che oggi la sfida per noi amministratori sia quella di riuscire a trattenere nei nostri territori il know how che tutti nel mondo ci riconoscono, rispondendo nel modo più rapido possibile alle esigenze delle aziende. C’è stato un grande sforzo da parte di tutti ma sono convinta che sarà ripagato”. Terminata la presentazione, il sindaco ha consegnato ai rappresentanti dell’azienda alcune immagini dei luoghi più significativi di Altopascio, a testimonianza del legame con il territorio.
“Stamattina abbiamo visto qualcosa di veramente bello – ha aggiunto il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari -. Opportunità nel mondo ce n’erano molte ma si è scelto di investire qui, in questo distretto che vanta una lunghissima tradizione. Sono convinto che ci siano tutti i presupposti affinché ciò che è cominciato bene possa proseguire meglio”.
“Oggi abbiamo assistito alla dimostrazione di un’efficenza che non sempre nel mondo ci viene riconosciuta – ha aggiunto l’assessore regionale allo sviluppo economico Stefano Ciuoffo -. Credo che nella nostra regione i progetti industriali come questo abbiano sempre avuto la giusta attenzione e per questo la Toscana sta diventando molto attrattiva per le imprese estere, anche per le importanti realtà che sono già presenti sul nostro territorio. Siamo molto soddisfatti quindi per questo progetto che punta non solo alla sostenibilità dal punto di vista economico ma anche da quello ambientale e sociale. Molto importante inoltre è per noi l’attenzione alla sicurezza dei lavoratori ed il legame con il territorio. Faccio quindi i miei complimenti a tutti”.
Ad entrare nei dettagli del nuovo stabilimento è stato Ivan Ferrini, operations director di Essity: “Questo stabilimento – spiega – rappresenta un’eccellenza a livello europeo. Ci permetterà di incrementare di oltre il 60% i nostri volumi produttivi e questo avrà ricadute anche a livello occupazionale: si creeranno infatti almeno 55 nuovi posti di lavoro di cui 25 sono già stati assegnati. L’obiettivo è quello di migliorare in qualità, sicurezza ed efficienza oltre che consolidare la distribuzione”.
Il sito, che oggi impiega circa 260 persone (a cui si devono aggiungere le 310 impiegate nello stabilimento di Porcari), sarà in grado di aumentare i propri volumi produttivi di circa 20mila tonnellate per un totale di 50mila tonnellate annue. In questo centro, costruito con materiali di ultima generazione, dove tutte le superfici sono antincendio, l’azienda ha stanziato circa 5 milioni di euro per l’implementazione dei sistemi di sicurezza, andando anche oltre i limiti imposti dalla legge a garanzia della massima sicurezza dei lavoratori.
L’utilizzo di tecnologie d’avanguardia lungo tutto il processo produttivo, vede inoltre l’ampio utilizzo della robotica e di sistemi automatizzati, soprattutto nella movimentazione dei prodotti finiti, al fine di minimizzare le operazioni fisicamente più pericolose per gli operatori.
Massima attenzione è stata data anche alla sostenibilità ambientale: le nuove linee di produzione infatti sono state dotate di macchine “inttelligenti” in grado di modulare l’utilizzo di energia in maniera variabile, a seconda dei singoli prodotti. Questo consente l’utilizzo razionale di energia prevenendo inutili sprechi. Il centro ospita inoltre nuovi pannelli solari in grado di produrre circa 1.024 megawattora all’anno, ciò significa 442 tonnellate annue di Co2 risparmiate. Mentre il sistema di illuminazioni led permetterà un risparmio di circa il 30% rispetto all’illuminazione tradizionale. Il fabbricato è inoltre munito di un impianto di riscaldamento progettato per alimentarsi con il calore di recupero dell’impianto di cogenerazione, permettendo così un ulteriore risparmio di gas di circa 2mila mWh annui, pari a 366 tonnellate annue di Co2. Lo stabilimento è poi dotato di un nuovo impianto di depurazione delle acque delle acque piovane utilizzate durante il processo produttivo in modo da incidere meno sulle acque di falda. La realizzazione di un nuovo packaging per i prodotti, infine, consentirà una riduzione dei volumi occupati da prodotto finito e questo permetterà una riduzione dei camion e vagoni ferroviari utilizzati per i trasporti.

 

 

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