Cei (Idea Service): “C’è sempre più bisogno di Ue”

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“L’Unione Europea è certamente una organizzazione molto complessa che generalmente conosciamo poco pur avendo una enorme influenza sulla nostra vita quotidiana”. A dirlo, in vista delle consultazioni di domenica (26 maggio) è Lido Cei di Idea Service Srl, società di consulenza che si occupa anche di bandi europei.

“Conoscerne alcuni aspetti – sottolinea Cei – è importante per conoscere anche il mondo in cui ci muoviamo e diventa cruciale per decidere che tipo di Europa auspichiamo. Mai come questa volta è in gioco il suo futuro perché si confrontano con forza due visioni alternative tra loro Ci sono partiti politici europeisti che vogliono proseguire sulla strada del completamento della unione europea così come desiderato dai Padri fondatori e ci sono movimenti sovranisti, populisti ed euroscettici che invece rivendicano la sovranità nazionale su quella europea, dimenticando o sottovalutando il fatto che grazie all’Europa abbiamo trascorso il periodo più lungo della storia senza conflitti. L’Unione nacque – ricorda Cei – con l’obiettivo di promuovere la pace e il benessere dei cittadini sviluppandone e migliorandone le condizioni economiche attraverso una serie di politiche che per essere attuate hanno bisogno di progetti e di fondi. Progetti e fondi finanziari provengono dal bilancio europeo che trova la sua prima definizione nel trattato di Roma del 1957 , rivisto e corretto negli anni fino ad arrivare a quello in essere datato 2017. A differenza dei bilanci nazionali quello comunitario non può avere disavanzi e pertanto sono le entrate che determinano la quantità di risorse messe a disposizione per sviluppare le politiche a sostegno dei singoli stati aderenti.
Su questo tema e su come affrontare il costo della Brexit si snoderanno tutti i confronti peraltro già iniziati tra i componenti del governo europeo e su come verranno prese certe decisioni in merito al bilancio futuro emergerà la reale volontà degli stati membri di procedere o meno sulla integrazione europea che auspico personalmente sia notevolmente accelerata e si possa quanto prima davvero identificare l’Europa come una madre e non come una matrigna Abbiamo necessita’ di più Europa per non finire ai margini della stessa ed essere esclusa da qualsiasi decisione che riguardi il nostro futuro che nel mondo globale sarebbe drammatica per le future generazioni e per il rispetto che dobbiamo ai nostri padri fondatori che tanti sacrifici sopportarono per alimentare il sogno degli Stati Uniti d’Europa”.

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