Nomina in enti e partecipate, M5S critico sul regolamento di Capannori

Il nuovo regolamento per la nomina dei rappresentanti del Comune negli enti pubblici e nelle partecipate del Comune di Capannori scatena l’ira dei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle. Bocciata, infatti, il loro emendamento in cui si chiedeva, per la nomina, il requisito del possesso almeno del diploma di scuola media superiore e l’assenza di condanne da parte della Corte dei Conti.

“Mentre tutta l’Italia – commenta Simone Lunardi, consigliere comunale – cerca disperatamente di uscire dalla lunghissima crisi che opprime e soffoca l’economia e soprattutto lacera il tessuto sociale del paese, lo straordinario e vivace Comune di Capannori si impegna ad aiutare le famiglie a superare questo difficile momento di difficoltà ed indica il cammino da far percorrere ai loro figli per un futuro migliore”. “Come? – ironizza Lunardi – Con un rivoluzionario intervento fatto dal consigliere Guido Angelini durante l’assemblea del consiglio comunale tenutasi il 24 luglio. All’ordine del giorno c’è la proposta di deliberazione dell’assessora Carmassi che definisce gli indirizzi per la nomina dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni. Il Movimento 5 Stelle presenta un emendamento che, in estrema sintesi, richiede per poter essere nominati il possesso del diploma di scuola media superiore e l’assenza di condanne dalla Corte dei Conti. L’emendamento prevede inoltre il riferimento puntuale degli articoli del codice penale che disciplinano i reati contro il patrimonio, i reati contro la pubblica amministrazione ed i reati contro la moralità pubblica. L’occasionale capoguppo del Partito Democratico, Guido Angelini, ha affermato che la richiesta di un diploma per accedere alle suddette nomine è discriminatoria nei confronti di chi non ce l’ha, anzi, è anticostituzionale. Non è necessario quindi un titolo di studio per affermarsi nella vita, basta formarsi personalmente anche studiando a casa ed accumulando esperienza nel lavoro quotidiano. Questa è una dichiarazione illuminante per i padri e le madri che con grandi sacrifici e dure rinunce mandano i loro figli a scuola e, perché no, all’Università. State sbagliando tutto cari genitori. Dopo la scuola obbligatoria, tenete i vostri figli a casa, pardon, fateli entrare subito nel mondo del lavoro che li accoglierà benevolmente apprezzando da subito le loro capacità manuali ed aspettando per il futuro che si formino anche culturalmente studiando da soli a casa senza frequentare le inutili scuole superiori”.
“Il vero controsenso del Comune si evidenzia con il diploma necessario per accedere ai concorsi di semplice impiegato mentre, a chi sarà nominato dalla politica capannorese ed andrà ad amministrare i denari dei cittadini nelle società partecipate non sarà richiesto alcun titolo di studio né saranno considerate eventuali condanne emesse dalla Corte dei Conti. Come Movimento 5 Stelle il possesso del diploma e l’assenza di condanne sembrano requisiti minimi di buon senso. Tutti i consiglieri di maggioranza, compresi quindi i giovani laureati e gli studenti universitari, hanno bocciato clamorosamente le nostre proposte di rinnovamento. Chi, ragionevolmente, cercasse una risposta a questo comportamento forse non la troverà”.

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