Insieme si può mette nel mirino i bandi per l’assunzione all’Ascit

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Il gruppo consiliare di Capannori Insieme si può commenta i testi pubblicati da Ascit per i bandi di selezione pubblica per titoli ed esami e colloquio a tempo indeterminato di un addetto all’officina meccanica di livello 4 e la selezione pubblica per l’assunzione a tempo indeterminato di un addetto all’ufficio eco-sportello in area tecnica amministrativa sempre di livello 4, definendoli bandi predisposti ‘ad personam’.

“Questi bandi – commenta il gruppo – sono una vera e propria presa in giro per tutti coloro che hanno o avrebbero avuto intenzione di partecipare alla selezione. Candidati che evidentemente non hanno alcuna possibilità di arrivare in fondo, visto che esistono già concorrenti che la direzione Ascit è pronta ad assumere. Un modo evidentemente subdolo per aggirare l’ostacolo imposto dalle legge sull’assunzione di personale in un’azienda pubblica”. “Nel primo caso – prosegue il gruppo – si legge tra i requisiti richiesti: esperienza lavorativa certificabile di almeno 20 anni (maturata con qualunque tipologia di contratto) in qualità di addetto di officina meccanica per la manutenzione e riparazione delle componenti elettriche, meccaniche, pneumatiche, idrauliche di mezzi adibiti alla raccolta rifiuti. Tale esperienza è da intendersi in corso di conclusione entro il biennio precedente la data di scadenza della domanda di ammissione (ovvero entro il novembre 2012. Stessa identica cosa nel secondo bando, dove scopriamo che tra i requisiti richiesti si cerca qualcuno che abbia ‘esperienza lavorativa certificabile di almeno 3 mesi (maturata con qualunque tipologia di contratto) in qualità di addetto allo sportello con il pubblico per il disbrigo delle pratiche relative all’applicazione delle tariffe rifiuti, maturata nel biennio precedente la data di scadenza della domanda di ammissione’. In entrambi i casi è come indicare la persona prescelta”.
“E come se non bastasse – conclude Insieme si può – a mettere in piedi tutta questa pantomima ci si affida ad una ditta esterna, di Bologna, che certamente dovrà essere ricompensata economicamente, per una selezione che di fatto, selezione non sarà. Alla faccia delle trasparenza e della spending review”.

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