Economia, due nuove aziende sbarcano a Porcari

Per l’economia porcarese il 2015 comincia bene. Il territorio comunale, ritenuto il più “ricco” della provincia, presto potrà incrementare il numero delle sue aziende e quindi dei posti di lavoro. Due grosse imprese, infatti, stanno per spostarsi sul territorio. La prima è una multinazionale di import, l’Agricola Gloria. Qui si parla di varie decine di dipendenti per l’azienda ha deciso di spostarsi per implementare il proprio giro d’affari, recuperando un ex capannone industriale dismesso, quello della ex Salpit.
“La seconda è un’importante azienda meccanica, di cui però – dice il sindaco Baccini – per questioni di riservatezza visto che la trattativa è ancora aperta, non voglio rendere noto il nome, ma sicuramente questa azienda potrebbe rappresentare un forte incremento occupazionale per il nostro territorio”. Buone notizie quindi, tanto che Baccini aggiunge: “A Porcari, dal 2007 ad oggi, seppur di poche unità, ogni anno abbiamo sempre visto crescere il numero dei posti di lavoro. Questo non significa che la crisi a Porcari non si sia sentita, ma comunque i suoi effetti non sono stati devastanti come altrove e il tessuto economico ha dimostrato di riuscire a reggere”. Una valutazione, quella del primo cittadino, che in effetti trova riscontro nei numeri. Secondo le statistiche dal 2007 fino alla fine del 2014, il saldo tra i posti di lavoro persi e quelli acquisiti si aggira intorno alle cento unità, che significa circa 13 posti di lavoro ogni anno e che su un paese di circa 6.300 abitanti acquisisce un rilevanza statistica, se si considera che Porcari al momento conta circa mille imprese sul territorio ovvero un’impresa ogni 9 abitanti.

Non solo. A Porcari ogni giorno lavorano circa 30mila persone e secondo una statistica di qualche anno fa, qui si produce oltre il 35% del Pil della provincia di Lucca. Ovviamente la situazione imprenditoriale consolidata da decenni, come nel caso di molte imprese del territorio, ha aiutato ad arginare gli effetti della crisi, ma non è solo questo. “Credo – spiega Baccini – che Porcari continui ad essere un territorio interessante per le aziende e per l’economia anche grazie a una gestione attenta a quelle che sono le esigenze della aziende anche da parte degli amministratori. Noi abbiamo sempre lavorato per creare le condizioni per lo sviluppo economico, così come i miei predecessori, senza inutili conflitti e questo ha favorito il radicamento di un tessuto economico e imprenditoriale vivace, che oggi rappresenta una risorsa importante anche fuori dal territorio comunale”. “Un tessuto economico – continua Baccini – quello di Porcari che comunque ha saputo anche modificarsi nel corso del tempo”. E in effetti se trenta anni fa a Porcari per lo più erano presenti industrie, oggi la geografia produttiva del Comune si presenta profondamente cambiata. Gran parte delle attività appartengono al terziario, anche se rimane una base industriale forte, basta pensare al settore cartario e a tutto l’indotto, ma il crescente numero di addetti dimostra un’evoluzione nel settore dei servizi che ha permesso di creare nuovi ambiti economici anche in paese. Creando meccanismi di diversificazione che hanno contribuito ad arginare la crisi. Il meccanismo della diversificazione degli investimenti e quindi anche l’aumento dei posti di lavoro ha infatti creato una rete economica sul territorio porcarese estremamente elastica anche di fronte alle “aggressioni” della crisi economica”.
“Questa – conclude Baccini – è la nostra vera risorsa. Un tessuto economico variegato e sostenibile anche in momento difficili, con cui le amministrazioni hanno sempre cercato di dialogare. Inoltre, ma qui forse – continua il sindaco – pecco un po’ di campanilismo, credo che gli imprenditori porcaresi siano persone molto concrete e serie sul lavoro che hanno dimostrato in passato di sapersi impegnare nella loro attività e che oggi continuano a rappresentare un modello di impresa ancora valido. Presto organizzeremo un convegno proprio per parlare di economia e sopratutto di lavoro, un momento di riflessione promosso anche dal Comune, proprio per capire a che punto siamo con la crisi e con l’occupazione anche nel nostro territorio”.

 

Gabriele Mori

 

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