Rischio cassa integrazione, sciopero alla Ondulati Giusti

Le notizie sulla messa in cassa integrazione di numerosi dipendenti hanno ulteriormente allarmato il Comune di Altopascio, che segue da tempo la vicenda dell’Ondulati Giusti. Per portare la solidarietà dell’amministrazione comunale ha fatto visita ai lavoratori in sciopero stamani (21 ottobre) il vicesindaco Francesco Fagni. La decisione di indire lo sciopero è maturata nei giorni scorsi,dopo il rifiuto del gruppo Pro-Gest (affittuario dello stabilimento Ondulati Giusti da circa un anno) di effettuare la rotazione per l’istituto di cassa integrazione attivata il 28 settembre scorso.

I lavoratori avevano dato ai propri rappresentanti il mandato di indire un pacchetto di ore di sciopero che ha portato ad una prima iniziativa di protesta questa mattina. “In linea con le risoluzioni concordate, la Rsu dello stabilimento – spiegano i sindacati – ha infatti indetto 2 ore di sciopero per turno, con presidio di fronte al cancello d’ingresso dello stabilimento. I lavoratori che hanno risposto in maniera unanime all’agitazione, si sono detti seriamente preoccupati per come l’azienda si approccia ai problemi e per alcune scelte di politica industriale poco chiare, soprattutto se viste nell’ottica del recupero di volumi produttivi ed anche del conseguente livello occupazionale del sito produttivo di Altopascio.Riteniamo poco costruttive le posizioni prese negli ultimi tempi dalla proprietà affittuaria e vorremmo avere un confronto trasparente e collaborativo sulla gestione di questa complicatissima fase della storica azienda Altopascese, perchè quando in gioco ci sono salario ed occupazione non sono accettabili decisioni unilaterali”.
“Cercheremo di incontrare al più presto la proprietà – ha detto il vicesindaco Fagni ai lavoratori – per sentire quali novità ci sono e , sopratutto, come intendono portare avanti l’attività che da anni opera con successo a Altopascio. Quello che dispiace è che, almeno da quello che sappiamo fino a ora, non è una crisi produttiva o commerciale, perchè il mercato è in movimento e quindi il lavoro sembra non mancare. Ci auguriamo che nessuno perda il posto di lavoro”.

 

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