Progetti formativi nelle scuole, Capannori vara il piano triennale

Il sistema scuola di Capannori diventa a tutti gli effetti un’eccellenza a livello nazionale. Al termine di un lavoro di tre anni, che aveva già portato alla realizzazione di una guida al patto per la scuola, i quattro istituti comprensivi del territorio (Capannori, Lammari, Camigliano, San Leonardo in Treponzio) assieme all’amministrazione comunale sono giunti alla stesura di un piano triennale dell’offerta formativa (Ptof) comune chiamato Modello Capannori. Si tratta di un documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle scuole, che da ora in avanti pianifica e armonizza ogni aspetto del lavoro degli istituti quali interventi educativi, didattici e gestionali.

Il progetto della scuola Modello Capannori è stato presentato ieri pomeriggio (8 settembre) nella sala Ademollo di Palazzo Ducale. Si è trattato di un collegio dei docenti congiunto tra i quattro istituti comprensivi rivolto a circa 450 persone. Dopo l’intervento introduttivo della vice sindaco Lara Pizza hanno preso la parola la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara Donatella Buonriposi, la vice sindaco di Lucca Ilaria Vietina, presidente della conferenza zonale dell’Istruzione, Pierpaolo Infante dell’ufficio scolastico regionale del Miur, Riccardo Romiti pedagogista e formatore e i dirigenti scolastici Tina Centoni (Capannori), Gioia Giuliani (Camigliano),Nicola Preziuso (Lammari) e Carla Reggiannini (S. Leonardo in Treponzio).
“Quella di ieri è sta una giornata molto importante per il sistema scolastico capannorese, perché è stato presentato pubblicamente il risultato di un lavoro qualificato e di grande valore, che ha le proprie fondamenta nel ‘Patto per la scuola’ e che fa compiere un salto di qualità al modo di fare scuola – afferma la vice sindaco Lara Pizza –. Il piano triennale dell’offerta formativa comune è stato realizzato grazie al lavoro assiduo e importante di dirigenti scolastici e insegnanti con il supporto degli uffici comunali. Voglio ringraziare tutti per l’impegno, la professionalità e la passione con cui hanno portato avanti questo percorso grazie al quale è stata costruita una cornice programmatica, metodologica e organizzativa condivisa tra tutti gli istituti , i cui aspetti fondanti sono la collaborazione e lo scambio di competenze, partendo dalle specificità dei singoli plessi. Un modo nuovo e al passo con i tempi di fare scuola che auspico possa essere esportato anche in altre realtà territoriali”.
Il “Modello Capannori” tra i propri principi ha quello della comunità educante con strategie per la didattica (continuità, orientamento e valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, ricerca e innovazione didattica e tecnologica) e per la cittadinanza (Intercultura, legalità, ambiente e territorio, sicurezza). Il secondo principio è quello dell’inclusione (disabilità, disturbi evolutivi specifici, svantaggio socio-economico e linguistico-culturale). Tra i progetti individuati quelli su cui si fondano tutti gli istituti ci sono Orto in condotta, La via della Memoria e quelli riguardanti i disturbi di apprendimento, la prevenzione delle situazioni di disagio scolastico e l’integrazione degli studenti stranieri. Ciascun istituto, poi, si caratterizza per alcune specificità, come i progetti contro il bullismo e delle lingue dell’Unione Europa dell’istituto comprensivo di Camigliano, l’educazione alimentare e ambientale e l’integrazione degli alunni disabili dell’istituto comprensivo Carlo Piaggia di Capannori, la prevenzione del bullismo, la raccolta della carta e l’integrazione degli stranieri dell’istituto Micheloni di Lammari e i progetti mensa e Senza zaino dell’istituto comprensivo Don Aldo Mei di San Leonardo in Treponzio.
Questa mattina dalle 8,30 alle 12,30 i docenti delle scuole capannoresi si sono ritrovati alla scuola primaria di Capannori per partecipare a 16 laboratori dove le varie realtà scolastiche hanno presentato le loro buone pratiche e gli insegnanti hanno avuto la possibilità di condividere esperienze metodologie e didattiche.

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