Ghiaccio e cacciatori, a rischio i volatili del Padule. Wwf: “Più controlli”

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Si sono svolti nella nostra provincia, anche quest’anno coordinati dal Centro Ornitologico Toscano, i censimenti che a livello europeo sotto la sigla dell’International Waterbird Census permettono di conoscere le popolazioni continentali di uccelli delle zone umide. E nonostante la zona del Lago della Gherardesca sia stata premiata per la presenza di migliaia di uccelli acquatici, esistono anche problemi.
L’area del padule di Bientina è stata battuta da ornitologi qualificati e formati dall’Ispra e da volontari che nella giornata di martedì, sotto un freddo pungente, divisi in squadre ed armati di binocoli e cannocchiali hanno contato le quantità di uccelli che svernano in quell’area.
“Quella che molti anni orsono avrebbe potuto diventare un’area di stoccaggio per il pulper di cartiera, ospitare l’inceneritore della piana e chissà quant’altro, sebbene assediata da numerosi ‘chiari’, così sono chiamati gli appostamenti per la caccia nelle paludi e da una monoagricoltura intensiva ed estensiva che sopravvive oramai soltanto grazie agli incentivi pubblici – sottolinea il Wwf di Lucca -, si conferma una importantissima area per la sosta e lo svernamento di molte specie. Il Wwf con il ‘Bosco del Bottaccio’ e Legambiente con l’Oasi del Tanali, caparbiamente e non senza difficoltà, riuscirono agli inizi degli anni ottanta ad insediarsi in quelle ‘terre di nessuno’ indicando una strada diversa rispetto alla progressiva distruzione di habitat di cui oggi è maggiormente riconosciuta l’importanza ed il valore”.

“Il conteggio di quest’anno – prosegue il Wwf di Lucca in una nota – è stato caratterizzato da un livello delle acque molto basso; i fossetti, i piccoli specchi di acqua sono quasi interamente gelati così come i prati umidi. Ed in questa situazione difficilissima in cui gli animali hanno difficoltà ad alimentarsi, si devono purtroppo registrare anche spiacevoli episodi causati dall’attività venatoria.
Sono stati alcuni stessi cacciatori del padule a lamentarsi di come molti loro ‘colleghi’ abbiano in questi giorni approfittato della situazione per compiere vere e proprie stragi: basta infatti ‘appastare’ fraudolentemente un appostamento di caccia, liberarlo dal ghiaccio, per attirare senza speranza ondate di anatre ed altri uccelli che, fiaccati da fame e freddo vi si riversano per alimentarsi diventando così facile vittime dei loro fucili. Questa situazione è aggravata dalla quasi totale mancanza di controlli (in presenza di gelo la caccia è illegale) visto che le Guardie Provinciali sono quasi tutte state smantellate, il Corpo Forestale non esiste più e le guardie volontarie sono mantenute nella inoperatività forzata dalla Regione. Nonostante questi mezzi disastri le potenzialità del padule riservano ancora magnifiche speranze: i laghi della Gherardesca, esistenti grazie alla proprietà ed alla amministrazione di Capannori, ospitano oltre mille anatre come quasi duemila alzavole si trovano in un altro laghetto nell’Oasi del Bottaccio; cinque gru stanno passando qui il loro inverno, falchi di palude e falco pellegrino cacciano sui cieli del padule mentre alcune oche sono state presenti in questi giorni, comprese due novità per la zona, due esemplari di oca lombardella. Purtroppo una maggiore attenzione a questi fantastici ed importantissimi habitat, non ha in questi momenti molte chanches di trovare interlocutori, dati lo stato di incertezza cui versano le province e la grande confusione su ruoli e competenze che regna in Regione. Supportati da migliaia tra anatre, limicoli, folaghe ed altri animali confidiamo che la politica riprenda rapidamente ad esercitare il fondamentale ruolo che ha di tramandare ai posteri questi luoghi senza scempi ulteriori”.

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