Marchi (Udc): “Solo disagi per i cittadini dalla pista ciclopedonale sulla via Romana”

Lavori fermi per la pista ciclopedonale fra Lucca e Capannori. A stigmatizzare la situazione è il consigliere comunale di minoranza, Giovanni Marchi: “Nel 2014 – dice Marchi – la Regione Toscana ha assegnato i bandi per le piste ciclopedonali, dove all’interno del finanziamento è previsto anche un intervento tra Lucca e Capannori la Francigena Greenway. L’opera che avrebbe dovuto collegare il Comune di Lucca con il centro di Capannori ha una previsione di spesa di 752 mila euro, finanziata per 60% dalla Regione Toscana e per la restante quota dai comuni beneficiari del finanziamento ripartiti per Capannori, circa 200 mila euro e per Lucca per circa 90 mila euro questo è quanto. Ora, dopo i molteplici annunci dell’amministrazione Menesini, i lavori sono sempre fermi, ma voci di corridoio ci dicono che l’appalto dovrebbe essere stato vinto una ditta di Salerno ma questa, o la prefettura di quella città non avrebbe ancora inviato i documenti utili per l’assegnazione dell’appalto”.

“Quello che più dispiace però – prosegue Marchi – è che i lavori sono stati divisi in due lotti, il primo, parte dai confini con Lucca, la rotonda di Antraccoli e arriva fino alla Misericordia di Capannori. Il secondo lotto, invece è fermo, forse, l’amministrazione si è resa conto del disagio che provocherà nell’ultimo tratto della via Romana ai residenti ed agli automobilisti. Infatti per realizzare il progetto per intero e per usufruire del finanziamento regionale l’amministrazione capannorese è obbligata a creare un senso unico sull’ultimo tratto della via Romana, impedendo agli autoveicoli che provengono da via della Libertà a svoltare a destra per non incrociare e rischiare incidenti con i ciclisti che da ovest, percorrono la ciclabile in direzione centro Capannori.
Per cercare di ovviare a queste problematiche, l’amministrazione comunale essendo diventata Capannori da poco “città” vorrebbe introdurre nella zona che parte da via San Rocco a piazza Adua un “salotto urbano”, questo senza una partecipazione attiva della popolazione e della commissione competente, Le finalità del “salotto” dovrebbe essere quella di eliminare le fonti di pericolo (secondo l’amministrazione, per eliminare il pericolo e con l’approvazione della Regione amica farebbe svoltare le macchine nuovamente a destra sulla via Romana) una zona dove la popolazione si ritrova, una zona su più livelli, con percorsi diversi che si intrecciano senza pericolo dando linearità e fruibilità con vari percorsi, dove molti singoli elementi si intrecciano tra loro che possono essere stabili o mobili”.
“Ebbene – conclude il consigliere di minoranza – tutte queste opere certamente non reggono in questo tratto, possono essere solo create opere palliative, come la risistemazione dei marciapiedi e modificata l’asfaltatura della strada, magari con asfalto insonorizzante ma niente più di questo. un vero salotto urbano, va realizzato in una vera città, che magari riesce a recuperare recupera una zona degradata. E allora mi domando, ma è proprio necessario spendere i soldi dei cittadini in un progetto (perché anche i finanziamenti regionali sono soldi di cittadini), che realizza opere che non portano a quell’utilità pubblica che l’amministrazione crede”

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