Al Polo Tecnologico il distretto dell’economia circolare

Nasce a Capannori la rete per l’economia circolare: ne fanno parte il Comune, Ascit, Centro ricerca rifiuti zero, Scuola superiore Sant’Anna di Pisa e Lucense. L’accordo firmato oggi, (7 giugno) nella sede comunale di piazza Aldo Moro, è finalizzato alla creazione di una rete chiamata Ecocir. I contenuti dell’intesa sono stati resi noti dal sindaco Luca Menesini, affiancato dall’assessore all’innovazione Lia Micciché, dal presidente di Ascit Maurizio Gatti, il coordinatore del centro ricerca rifiuti zero del Comune di Capannori, Rossano Ercolini, Marco Frey, professore ordinario di economia e gestione delle imprese e direttore dell’istituto di management della scuola Sant’Anna e Giovanni Gambini, presidente di Lucense. La rete per l’economia principale, progetto apripista in Toscana, vuole rappresentare un organismo di concertazione tra soggetti pubblici e privati, avvalendosi di alte professionalità e competenze, con l’obiettivo di generare economia circolare in diversi settori. Un’economia, cioè, in cui il valore dei prodotti e dei rifiuti si mantiene il più a lungo possibile.

“La casa di questa iniziativa – spiega Menesini – sarà il Polo tecnologico di Segromigno, che continua ad ampliare i suoi orizzonti. Progressivamente la rete si strutturerà fino a configurarsi come ‘Distretto dell’economia circolare’: sarà possibile grazie all’aggregazione di altri soggetti pubblici e privati. L’allestimento al Polo tecnologico del laboratorio Rilab, dedicato a queste tematiche, è già un esempio concreto della nostra mission”.
Per Gatti si tratta di “un accordo importante, che si colloca nel solco delle politiche ambientali portate avanti in questi anni, un ulteriore step verso un nuovo genere di economia che caratterizzerà gli anni a venire”.
Uno dei focus che contraddistinguono l’intesa è, come ricordato, la volontà di avvalersi di alte professionalità in settori specifici. E’ il caso della scuola Sant’Anna di Pisa: “Nella nostra area di ricerca – osserva Frey – lavorano già assiduamente 30 persone. Noi intendiamo muoverci lungo tre direttrici: metteremo a disposizione le competenze maturate sul campo, porteremo ancora avanti una dimensione formativa rappresentata dall’offerta di un master che ha varcato i 20 anni di vita e contribuiremo allo sviluppo armonioso del territorio”.
Altro soggetto forte è, senza dubbio, Lucense: l’azienda presieduta da Gambini sta coordinando l’insediamento nel Polo tecnologico di Capannori di quel sistema di laboratori attrezzati che è, appunto Rilab. “Con questo progetto – afferma – si conferma la possibilità concreta di una sinergia di Lucense con quei laboratori, realizzati dal Comune in collaborazione con la Scuola Normale di Pisa, per servizi di ricerca applicata al settore dei nano materiali”.
Le competenze instillate nella rete dal premio Nobel per l’ambiente Rossano Ercolini, ancora, saranno di fondamentale importanza, anche se lui avverte: “Il cammino è ancora lungo. Con la rete poniamo un primo ingranaggio, ma dovranno seguirne altri, mediante seri investimenti. Tutto questo per non rimanere sospesi a mezz’aria: si tratta di un’opportunità unica, che coniuga saperi formali ed informali e, per questo, dobbiamo giocarcela al massimo”.

Paolo Lazzari

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.