Riduzione dei rifiuti, a Capannori laboratori sul riuso

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Ha preso il via nella giornata di sabato scorso (18 novembre) la nona edizione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, l’iniziativa che intende sensibilizzare i cittadini a ridurre le quantità di rifiuti prodotti, incentivando le buone pratiche di riutilizzo e corretto riciclo. Diamo una seconda vita agli oggetti: questo è il tema dell’edizione in corso che a Capannori sarà incentrata sulla conoscenza, la riparazione ed il riuso dei rifiuti elettronici (Raee), tanto diffusi quanto inquinanti.

A promuovere il progetto è, come ogni anno, l’associazione Legambiente Capannori e Piana lucchese, che dopo l’importante riconoscimento ricevuto a Napoli nella scorsa edizione, realizzerà, in collaborazione con l’associazione informatica Hacking Labs, un’azione di sensibilizzazione dal titolo simbolico Nuova vita alle Miniere…urbane!.
Decine di volontari fino a sabato (25 novembre) saranno impegnati in diversi istituti scolastici del capannorese in un ciclo di lezioni dedicate allo studio dei rifiuti elettronici (Raee) ed alle possibili modalità di riutilizzo e riciclo. Ecco che alcune classi della scuola elementare di Capannori e delle scuole medie di Camigliano, Capannori e Lammari seguiranno laboratori tematici di riuso creativo con componenti elettroniche inutilizzate, per un’esperienza dal grande valore educativo ed ambientale. Le tastiere dei pc, sapientemente disassemblate, saranno impiegate per realizzare utili portachiavi, mentre le schede madri vetuste diventeranno moderni orologi da tavolo. Il tutto nel segno dell’economia circolare e del percorso Rifiuti zero.
“Il tema della riduzione dei rifiuti e del riuso degli oggetti è a noi molto caro, tanto da proporlo con continuità agli studenti nelle lezioni di educazione ambientale – afferma il direttore di Legambiente Maria Cristina Nanni -. In questa occasione abbiamo voluto concentrarci su un tipo di rifiuto – quello elettronico – che tutti produciamo in grande quantità, spesso per stare al passo con la tecnologia, ma di cui trascuriamo le potenzialità di riutilizzo con funzioni mai pensate”.
Le due associazioni, peraltro, stanno lavorando da tempo, insieme al Centro Ricerca Rifiuti Zero, ad un progetto di economia circolare, dal nome proprio Miniere Urbane, recentemente finanziato sulla piattaforma di crowdfunding Eppela attraverso il bando Circularicity del Comune di Capannori: l’obiettivo è quello di dar vita ad un Centro di ritiro e raccolta delle apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse, un presidio territoriale dove i cittadini potranno consegnare gli apparecchi inutilizzati per vederli riparare, donare a scuole od associazioni o avviarle al corretto riciclo.
“L’iniziativa nelle scuole rappresenta il trampolino di lancio di Miniere Urbane – afferma Mirko Bernardi, presidente di Hacking Labs -; i rifiuti elettronici sono in continuo aumento al punto da rappresentare un pericolo se non adeguatamente trattati, ma anche una preziosa risorsa se riutilizzati o comunque riciclati in modo corretto. Da qui nasce il nostro impegno per creare un Centro di raccolta delle apparecchiature elettroniche ed impedire il loro ingresso nel ciclo dei rifiuti”.

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