Porcari, bagarre social sui nuovi cartelli della Francigena

I nuovi cartelli per la via Francigena? Oltre che inutili sono ‘al contrario’. La tesi sostenuta dal consigliere di La Porcari che vogliamo, Massimo Della Nina, sbarcata su Facebook dà luogo ad una divertente disquisizione sul ‘senso’ di attraversamento dell’antica rotta nella Piana di Lucca. Il passo è stato breve perché ne nascesse anche una bagarre politica. Perché se è vero che Della Nina non cela il suo disappunto bollando come inutile l’affissione di cartelli con su scritto ‘Via Francigena nord’ (“Ma non viene percorsa da nord a sud?”, si chiede per l’appunto), non usa mezzi termini nemmeno il consigliere Pd David Del Prete, che risponde per le rime. Sempre su Facebook.

Della Nina si era affidato ad un lungo post per esprimere tutto il suo sconcerto: “I miei cari compaesani avranno notato che, in questi ultimi giorni, sono comparsi a Porcari cartelli con la scritta ‘via Francigena nord’. Incuriosito, ho provato a fare una ricerca su internet per cercare di capire a cosa si riferissero, ma non ne ho trovato traccia. Quindi, abbastanza perplesso, mi sono messo a seguirli fino ad arrivare all’incrocio tra via Pacconi e via Ciarpi. Qui si trova l’ultimo cartello, dopodiché il nulla. La prima risposta che pretendo è la spesa sostenuta per la realizzazione di questi inutili indicatori, perché i soldi utilizzati appartengono ai cittadini di Porcari e quindi meritano ogni tipo di chiarimento e giustificazione in merito”.
Ma il consigliere di opposizione non si ferma qui e prosegue con il suo affondo: “Se anche si volesse creare un percorso di questo genere, andrebbe perlomeno fatto in sinergia con i comuni limitrofi; questo per dare un senso all’opera nel suo insieme che altrimenti rimane, come è evidente, monca”.
Della Nina passa poi ad argomentare perché, a suo dire, questi cartelli sarebbero inutili: “Il primo motivo è che i pellegrini hanno da millenni la vocazione e la tradizione di andare camminando. Io li ho sempre incontrati a piedi con lo zaino in spalla, mai in bicicletta. Il secondo è che il senso storico della direzione della via Francigena è nord-sud e sfido chiunque a dirmi se li ha mai visti in senso contrario. Questo perché era ed è un percorso di meditazione e di espiazione dei peccati. Si andava a Roma per avere benedizioni, grazie, indulgenze. Per capire questo basta avere le nozioni base di questo meraviglioso cammino. Il terzo motivo è che la via Francigena c’è già e non ci sono validi motivi per creare altri percorsi o varianti all’itinerario originario”.
Della Nina ha concluso poi il suo intervento polemico lamentando l’inconsistenza degli interventi di valorizzazione del percorso messi in atto dal Comune, nonostante le decine di pellegrini che giornalmente attraversano Porcari.
Immediata è arrivata la replica della maggioranza con David Del Prete, consigliere incaricato ai temi del turismo e della valorizzazione della via Francigena, che ha voluto sottolineare come Della Nina avrebbe potuto documentarsi meglio prima di attaccare la maggioranza, dato che i cartelli non comporteranno alcun costo per le casse del comune e che rientrano in una iniziativa a livello regionale che coinvolge tutti i comuni attraversati dalla Francigena.
Anche Del Prete ha affidato a Facebook i suoi pensieri: “Al termine di via Ciarpi – afferma Del Prete – non ci sono altri cartelli perché alcuni comuni che hanno partecipato al bando non li stanno installando con la nostra tempistica. I soldi stanziati arrivano dalla Regione Toscana e non dalle casse del nostro comune”.
Anche sull’opportunità di realizzare un percorso ciclo-turistico, Del Prete incalza Della Nina: “La necessità di realizzare un percorso ciclo-turistico non può essere dettata da una sola opinione soggettiva, per altro rispettabilissima, ma è nata da una serie di tavoli di lavoro che si sono susseguiti con la Regione Toscana e i Comuni interessati e che sono terminati con la definizione di questo percorso. Il pellegrinaggio deve rimanere attaccato alla tradizione, ma con il susseguirsi degli anni si è anche evoluto e da diverso tempo molti lo praticano in bici. Venendo al percorso, non è cambiato niente: è rimasto nord–sud. Se qualcuno vuole praticare il percorso venendo da Roma per andare verso nord, quale problema crea? Concludo affermando che, alla luce di quanto spiegato, mi pare assai azzardata e ingiusta l’accusa che ci viene mossa di essere distratti e impreparati ma su questo argomento, a tempo debito, decideranno i porcaresi”.

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