Insieme per Altopascio: “Maggioranza fa cassa anche sui morti”

Dura presa di posizione dei consiglieri di minoranza ad Altopascio contro il maxi aumento delle tariffe cimiteriali, deciso dalla giunta D’Ambrosio, che entrerà in vigore con l’approvazione in consiglio comunale di domani (13 giugno) nel nuovo regolamento di polizia mortuaria.

“Siamo di fronte all’ennesima scelta politica scellerata ed inaccettabile – dicono da Insieme per Altopascio – di questa amministrazione che vogliamo denunciare con forza. Una vera e propria stangata, rispetto alle tariffe stabilite dalla precedente amministrazione solamente tre anni fa, con aumenti che vanno dal trenta per cento ad oltre il cinquanta per cento. Ancora più inaccettabile la scelta di penalizzare di più i coniugi che legittimamente vogliono essere sepolti vicino”.
“Per fare qualche esempio – dice il gruppo di opposizione – il loculo singolo nelle file più alte passa da 1115 euro a 1465 euro, quello in seconda e terza fila passa da 1850 euro a 2200 euro. Un posto a terra passa da 685 euro a 1035 euro. Una coppia di loculi vicini, per i coniugi, passa da 2230 euro a 3369 euro nelle file più alte e da 3700 euro a 5060 euro nelle file più basse.
Le uniche tariffe che non vengono aumentate sono quelle delle cappelle gentilizie… Ovvero quelle destinate ai cittadini più facoltosi. A fronte degli aumenti, per di più, si diminuisce la durata della concessione che passa da cinquanta a quaranta anni. Ci è stato risposto che a causa della scarsità di risorse economiche è stato deciso così. Facciamo solo notare che le precedenti amministrazioni hanno dovuto attraversare momenti sicuramente non migliori di quello attuale riuscendo, tuttavia, a garantire un livello di servizi più che accettabile e mantenendo, come certificato da enti ufficiali di statistica, il prelievo tributario comunale per abitante più basso dell’intera provincia di Lucca”.
“L’amministrazione D’Ambrosio – conclude la nota – evoca il rigore solamente quando si tratta di mettere le mani nelle tasche dei cittadini mentre continua a non badare a spese quando, ad esempio, si affidano onerosi incarichi e consulenze esterne oppure quando si tratta di pagare le numerose cambiali elettorali”.

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