Badia, ecco la scuola del futuro: cantieri al via a agosto foto

Una nuova struttura che guarda al futuro, con aule grandi e luminose, spazio ai laboratori e alla didattica manuale, zero consumo energetico e zero impatto ambientale e innovazione a 360 gradi. Oggi (29 novembre) è stato presentato il progetto della nuova scuola elementare di Badia Pozzeveri, che sorgerà in località Agliaio. Un momento importante per il Comune di Altopascio, che dopo oltre 40 anni vedrà la costruzione di un nuovo edificio scolastico. A presentare il progetto sono stati il sindaco Sara D’Ambrosio, il vicesindaco Daniel Toci e l’architetto Daniele Rangone dello studio Settanta7.

“L’intervento che presentiamo oggi arriva da lontano – esordisce Sara D’Ambrosio – , un percorso partito da un’idea di ristrutturazione dell’attuale edificio, che non è adeguato alle norme su sismica e antincendio. Una scuola che andava ampliata e rimessa a norma, in cui sono emersi diversi problemi. In primis il luogo: la scuola si trova in un incrocio pericoloso, con assenza di parcheggi oltretutto. Per non parlare delle aule, servivano degli spazi adeguati ai ragazzi. Senza dimenticare che l’ampliamento della vecchia scuola avrebbe avuto un tempo di lavoro di uno o due anni. Una situazione complessa: non era giusto sottoporre gli alunni della scuola di Badia ad un disagio dovuto ad un trasloco. La necessità di una nuova scuola a Badia è stato uno dei nostri primi pensieri da quando ci siamo insediati in Comune. Già in campagna elettorale ci siamo impegnati con i cittadini di Badia su questo tema. Oggi annunciamo un lavoro davvero importante: la nuova scuola sorgerà in località Agliaio in una zona vicina al centro del paese, in un contesto sicuro e in prossimità del campo sportivo. Insomma, in un contesto vivibile. Questo progetto rappresenta un’occasione unica per qualcosa di bello, per spingerci a guardare avanti. I ragazzi avranno spazi belli, accoglienti, organizzabili a seconda delle diverse esigenze e quindi malleabili. Una nuova scuola frutto di un percorso partecipato con gli insegnanti, l’istituto comprensivo: tutti insieme per dar vita al progetto migliore”.
I lavori partiranno entro il 2019: “Entro l’agosto del 2019 – prosegue il sindaco D’Ambrosio – verranno affidati i lavori. L’obiettivo è quello di consegnare la scuola per settembre 2020”.
L’architetto Daniele Rangone entra nei dettagli del progetto: “Gli interventi di riqualificazione delle scuole sono lunghi e faticosi: l’utenza alla fine, oltretutto, non ha un livello di soddisfazione eccellente. Gli edifici esistenti hanno senza dubbio dei limiti. A mio modo di vedere, è apprezzabile la scelta di optare per una nuova scuola. Con Altopascio sto vivendo un’esperienza ultra-positiva: lavoro bene con la giunta e c’è sinergia con la direzione didattica. Un progetto frutto di un lavoro condiviso per una didattica che guarda al futuro, all’affrontare la scuola nel 2020. Una scuola differente, che punta ad una totale accessibilità, con ambienti scolastici inclusivi, costruiti seguendo il concetto di apprendimento globale. Aule con spazi costituiti da quattro zone flessibili e caratterizzanti: attività a tavolino, laboratorio, mensa e area svago. Uno spazio dinamico, in cui poter ottenere la ricchezza e la varietà di spazi necessari alle nuove esigenze della didattica. Una scuola con illuminazione naturale, con una struttura in legno. Un edificio ad altissima prestazione energetica che minimizza i consumi legati al riscaldamento, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria. Sarà una scuola bella, dalla scelta dei colori fino a quella dei materiali. Questo è un aspetto fondamentale: quando una scuola è bella aumentano le iscrizioni ed i ragazzi hanno un rispetto diverso verso la scuola”.
Il vicesindaco Daniel Toci sottolinea l’importanza di questo progetto: “Siamo di fronte ad un momento molto importante per il nostro Comune. L’ultima scuola edificata nel Comune di Altopascio risale ad oltre 40 anni fa. Il percorso partecipato è stato molto utile per arrivare a questo progetto: gli insegnanti, per esempio, sono rimaste molto entusiasti dallo spazio mensa nelle aule. La scelta di questo progetto non è stata imposta dall’alto. Sarò una scuola ad alta efficienza energetica: un edificio ad impatto zero può aprire all’arrivo di ulteriori risorse e finanziamenti. Quindi oltre alla qualità della struttura, c’è anche una strategia per un finanziamento. È giusto e doveroso ringraziare il lavoro tutto lo staff del Comune per questo importante obiettivo”.
Una risposta arriva anche alle critiche di Maurizio Marchetti (leggi qui): “Non si replicherà la situazione successa nell’altra scuola (l’asilo di Lammari ndr) – le parole di Daniele Rangone -. Nel progetto della nuova scuola a Badia ci sono zero criticità, inseriremo anche delle spie di monitoraggio per sorvegliare la percentuale di umidità all’interno della struttura”. “Ascolto tutti – conclude il sindaco – ma rimando a mittente le accuse, soprattutto da chi ha lasciato i ragazzi in spazi insufficienti in 25 anni da sindaco. L’unica cosa che posso prendere dalla sua esperienza riguarda ciò che non dobbiamo fare”.
Una sala affollata ha partecipato alla presentazione pubblica del progetto della nuova scuola elementare di Badia Pozzeveri. Tante persone hanno infatti preso parte all’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale, che si è tenuto questa sera (giovedì 29) nella sala del comitato paesano della frazione. L’iter del progetto e gli obiettivi sono stati spiegati alla cittadinanza dal sindaco, Sara D’Ambrosio, mentre l’architetto Daniele Rangone, responsabile dello Studio Settanta7, è entrato nel merito della progettazione. Sono intervenuti inoltre la dirigente scolastica Teresa Monacci, la responsabile dell’ufficio scolastico Lucca-Massa Carrara, Donatella Buonriposi e gli assessori comunali, Daniel Toci, Ilaria Sorini, Alessandro Remaschi e Andrea Pellegrini.
Il progetto. La parola d’ordine sarà innovazione: nella qualità architettonica-ambientale, negli aspetti artistici e nella didattica. Basti dire, per esempio, che quella di Badia Pozzeveri sarà la prima scuola della provincia di Lucca e della Toscana ad adottare il progetto mensa in classe quale metodo unico per il servizio di refezione scolastica, grazie al quale i bimbi, come concordato con gli stessi docenti, pranzeranno direttamente in aula, ricreando a tutti gli effetti quello che vivono quotidianamente a casa e trasformando così il momento mensa in un programma educativo basato sull’autonomia e sulla solidarietà fra compagni di classe, come già attualmente sperimentato anche nella scuola elementare di Altopascio. Proprio a Badia Pozzeveri, infatti, l’amministrazione D’Ambrosio, d’accordo con l’Istituto comprensivo e i servizi educativi comunali, ha intenzione di sperimentare un nuovo modello di scuola primaria, replicabile anche altrove. Sono questi gli aspetti più importanti che contraddistingueranno la nuova struttura, tutti contenuti nel progetto predisposto dallo studio di architettura Settanta7, specializzato in edilizia scolastica a livello nazionale. L’edificio non riporterà la classica struttura corridoio più aule, ma potrà contare su macro classi da 70 metri quadrati l’una, all’interno delle quali sarà possibile svolgere attività didattiche diverse. Al centro ci sarà uno spazio comune e di connessione tra i vari ambienti, molto grande, iper flessibile e polifunzionale. Un patio all’interno favorirà l’illuminazione naturale, verranno realizzati orti didattici e all’esterno un porticato permetterà di filtrare la luce. Tutta la scuola sarà dotata di controsoffitto fonoassorbente, ci sarà lo spazio per l’attività motoria e tutt’intorno, un’estesa area verde. Ecco alcuni importanti numeri della nuova scuola: 135 alunni, 5 classi di circa 80 metri quadrati l’una, un grande spazio connettivo centrale (più di 300 metri quadrati, superficie complessiva di 1280 metri quadri, 3 laboratori, 1 spazio motorio, 1 patio, 1 ampio spazio connettivo multifunzionale, 55% di verde e 1/3 di superfici vetrate. La nuova scuola prevede un importo di spesa di circa due milioni di euro, finanziati per un milione e 90mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, per 650mila euro dalla Regione Toscana e per la parte restante dal Comune di Altopascio.

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