Raddoppio ferrovia, Svolta Comune: “Amministrazione non pensa ai cittadini”

Approvata ieri (19 marzo), durante la seduta del Consiglio comunale di Capannori, la proposta di deliberazione riguardante il potenziamento e raddoppio della tratta Pescia-Lucca. La data ultima per la presentazione delle osservazioni a Rfi scadrà sabato (23 marzo). Nonostante le enormi difficoltà di ogni genere, soprattutto quelle riguardanti l’abbattimento di alcune abitazioni, che il raddoppio ferroviario arrecherà al territorio, sottolineate dai consiglieri di Svolta Comune, lista civica del centro-destra, l’Amministrazione comunale ha blindato l’approvazione del progetto definitivo di Rfi, affrettandosi a chiudere tutta l’operazione, forse per il timore, da parte dei proponenti, che andando troppo avanti con i tempi il progetto così com’è potesse in tempi successivi non essere approvato se non addirittura rinviato.

“Si sarebbe potuto fare in tutt’altro modo, creando certamente meno problematiche di quelle che i cittadini del nostro territorio si troveranno, loro malgrado, costretti a dover affrontare – dicono i consiglieri di Svolta Comune -. Si sarebbe potuto evitare la realizzazione della vituperata bretellina tra via Chelini e via Tazio Nuvolari a Carraia. Non sarebbero state così abbattute una residenza privata adibita e un’attività commerciale, si sarebbe evitato di far chiudere un’azienda lattiero casearia con diversi dipendenti, si sarebbe altresì evitato di interferire con alcune villette ed abitazioni varie situate nei pressi della Chiesa di Tassignano ed in ultima analisi, ma non per questo meno importante, e si sarebbe evitato di asfaltare l’ultima area agricola a verde esistente nella frazione di Tassignano. Per collegare l’arrivo dell’asse viario nord con la zona Industriale di via Tazio Nuvolari a Carraia, in alternativa alla bretellina suddetta – spiegano i consiglieri Marchi, Celli e Martinelli – sarebbe stato opportuno realizzare una variante di via della Madonnina partendo dalla rotonda prevista a sud della rotonda di Antraccoli, da cui diparte l’asse viario ovest verso l’ospedale San Luca, per arrivare alla rotonda prevista nei pressi del cimitero di santa Margherita; il tutto così come era stato proposto in un’apposita Osservazione a Rfi da parte dei gruppi consigliari di centro-destra del Comune di Capannori, il 20 dicembre 2017 in occasione del secondo progetto preliminare di Rfi. Con questa variante di tracciato, oltre a non interferire con il centro abitato di Santa Margherita, si sarebbe evitato di complicare la vita a tutte le famiglie residenti nel tratto di via della Madonnina, compreso fra l’incrocio con via del Marginone ed il passaggio a livello di Santa Margherita, nonché alle due ditte artigianali costrette, sia dalla presenza del sottopasso che dalla chiusura di via delle Volpi e di via Malfatti, a difficoltose e complicate soluzioni per l’accesso alla loro proprietà. Purtroppo, e con grande rammarico – continuano i consiglieri – dobbiamo costatare che la variante proposta per via della Madonnina non è stata sufficientemente compresa, da chi a suo tempo avrebbe dovuto, e questa divisione di opinioni ha giocato a favore di chi puntava a realizzare il progetto così come è stato approvato. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto pianificare meglio e diversamente la problematica legata alle numerose abitazioni da abbattere, visto che oltretutto Rfi si ritiene autorizzata a pagarne il valore di mercato, peraltro irrisorio, rispetto a quello reale delle stesse, individuando un’area su cui realizzare, a spese di Rfi, tutte le abitazioni che interferendo con i lavori venivano demolite. In questo modo si sarebbe così evitato di far trovare i cittadini interessati dai lavori, molti dei quali già in età avanzata, a dover fare i conti con le difficoltà che si troveranno certamente di fronte”.

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