Circonvallazione, Altopascio spinge per completamento

Completare la circonvallazione di Altopascio attraverso la realizzazione del collegamento tra la via Bientinese e la via Romana con l’obiettivo di eliminare il traffico pesante dalla via Francesca Romea, indipendentemente dall’asse est-ovest degli assi viari e rendere ancora più efficace l’opera del sottopasso ferroviario. È questa la fase due del sistema complessivo di viabilità e mobilità di Altopascio che l’amministrazione D’Ambrosio sta portando avanti attraverso un confronto aperto con la Regione Toscana, in contemporanea con la realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria e del relativo sottopasso. La notizia è stata data ai cittadini e ai consiglieri comunali nel corso del consiglio comunale straordinario sul raddoppio ferroviario, che si è tenuto questa mattina (6 aprile). Ad annunciarla sono stati il sindaco, Sara D’Ambrosio, l’assessore ai lavori pubblici, Daniel Toci e il capogruppo di maggioranza, Marco Remaschi.

“Stiamo trattando con gli organi della giunta regionale che hanno la possibilità di trovare soluzioni di carattere tecnico ed economico per liberare la via Francesca Romea dal traffico pesante – dicono -. Abbiamo aperto un confronto con la Regione per chiedere il completamento della circonvallazione di Altopascio, in modo da collegare la rotatoria della Bientinese alla via provinciale Romana, superando in questa fase l’ipotesi del terzo lotto contenuto nel progetto degli assi viari. Per noi quella ipotesi resta in piedi, visto che tra l’altro una parte del tracciato si sovrapporrebbe a questa nuova proposta, ma vogliamo lavorare per una soluzione più concretamente realizzabile in tempi più stretti, così da liberare la via Romea dai mezzi pesanti e raccordare la zona industriale del Turchetto alla viabilità extraurbana. Ovviamente siamo abituati a trovare oltre al vestito anche il contenuto, quindi anche e soprattutto le risorse economiche per realizzare questo intervento. Bello sarebbe se si riuscisse a dare ulteriore concretezza a questo percorso, che deve andare avanti indipendentemente dagli assi viari. Noi infatti vogliamo fare un intervento definitivamente risolutivo per rispondere a ciò che i cittadini ci chiedono: liberare la via Romea dai tir. Il Comune non ha la possibilità di realizzare questo tracciato da solo e con risorse proprie, visto che l’intervento ammonterebbe a circa 10 milioni di euro. Noi però stiamo lavorando per trovare i fondi necessari per portare a casa l’opera. Da una parte, quindi, si va avanti con il sottopasso e, dall’altra, si mette mano in modo concreto alla circonvallazione di Altopascio: dove si è vista nel nostro paese tutta questa operatività e tutta questa concretezza, rispetto a due questioni annose come queste, negli ultimi 20 anni? Oggi Marchetti, Fagni, Orlandi riconoscono che sulla via Romea c’è un problema legato alla concentrazione del traffico pesante: finalmente se ne sono accorti, ma fino ad oggi dov’erano? Perché nei tanti anni in cui hanno governato non hanno fatto quello che noi stiamo facendo ora? Perché non hanno preparato una proposta e non sono andati a chiedere i soldi per realizzarla? Non avremo mai risposte: siamo però contenti che oggi l’urgenza della nuova viabilità tra la Bientinese e la Romana sia avvertita anche dalla minoranza. Per noi non ci sono dubbi: andare avanti compatti verso l’obiettivo”.
Il sindaco D’Ambrosio, la giunta e i consiglieri comunali di maggioranza sono poi tornati a parlare dell’importanza strategica del raddoppio e del sottopasso ferroviario, che eliminerà il passaggio a livello dalla via Romea. “Siamo in una fase operativa, abbiamo un progetto definitivo e finalmente ad Altopascio il sottopasso ferroviario non è più solo un impegno o un sogno lontano, ma un’opera che sta diventando sempre più vicina e concreta – aggiunge D’Ambrosio -. Rispetto al progetto preliminare che Ferrovie aveva presentato nel 2017, oggi abbiamo un progetto sensibilmente e cospicuamente migliorato, grazie anche alle tante osservazioni che come amministrazione comunale abbiamo presentato nei mesi scorsi e che sono state tutte accolte. Osservazioni nate grazie al confronto con i cittadini e quindi di fatto osservazioni nate dal basso. Allo stesso modo, nel momento in cui Ferrovie ha pubblicato il progetto definitivo del raddoppio e del sottopasso, abbiamo incontrato i cittadini direttamente interessati dagli espropri con l’obiettivo di facilitare l’incontro tra cittadinanza e tecnici: sono emerse altre criticità, per risolvere le quali abbiamo scritto e presentato altre tre nuove osservazioni. Non esistono grandi opere prive di impatto sul territorio, soprattutto quando siamo di fronte a un territorio fortemente urbanizzato come il nostro: ed è qui, allora, che emerge in tutta la sua evidenza il ruolo di un sindaco e di un’amministrazione pubblica, che invece di accettare il progetto così com’è, lo prende, lo studia, lo analizza e lo migliora. Noi infatti abbiamo lavorato affinché Altopascio avesse il miglior progetto possibile, con il minor impatto possibile sulla vita dei cittadini, e, allo stesso tempo, ci siamo presi l’impegno di realizzare la viabilità alternativa alla via Romea per quanto riguarda il passaggio dei mezzi pesanti: una fase due che è già avviata e che ci vedrà molto attivi nel prossimo futuro”.
Durante il consiglio comunale sono intervenuti i cittadini che hanno presentato criticità e opportunità del progetto di raddoppio ferroviario e, in particolare del sottopasso. Maggioranza e opposizione hanno poi deciso di rivedersi per preparare un documento unico e condiviso da approvare nel prossimo consiglio comunale.
Oltre alle 14 osservazioni presentate dal Comune e già accolte da Ferrovie per quanto riguarda il sottopasso, l’amministrazione comunale ha ora inoltrato tre nuove osservazioni: la prima riguarda i cittadini di località Ribocco a Marginone, che con la nuova viabilità prevista dal progetto di raddoppio si trovano di fatto allontanati dal centro della frazione di Marginone. Pertanto l’amministrazione comunale ha proposto a Ferrovie due possibili soluzioni: la prima, presentata dagli stessi cittadini, suggerisce di continuare su via delle Colombaie lungo la ferrovia esistente, attraversare marginalmente i terreni di proprietà di Enel e, sfruttando il tratto di binario morto che entrava in centrale Enel, realizzare una viabilità alternativa parallela alla ferrovia, andandosi a collegare con la parte finale di via Gramsci; la seconda soluzione propone di realizzare un nuovo sottopassaggio tra l’attuale sottopasso ciclopedonale e il tombino scatolare. La seconda osservazione riguarda invece: valutazione delle istanze dei cittadini espropriati di immobili destinati a luogo di residenza, al fine di assicurare loro un equo indennizzo; valutazione delle istanze dei cittadini relative alla cura e alla progettazione degli accessi alle proprietà private, alla limitazione delle occupazioni e dei disagi in sede di cantiere e alla mitigazione dell’impatto acustico dell’infrastruttura; apertura di un tavolo con l’amministrazione comunale per valutare e programmare l’organizzazione dei cantieri sul territorio. La terza: la richiesta di due cittadini di via Torino affinché i due fabbricati di cui sono proprietari vengano fatti rientrare nell’elenco degli immobili da espropriare e successivamente da abbattere, generando un effettivo beneficio allo stesso progetto di raddoppio.

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