Opposizione ‘chiama’ genitori: scuola Orsi, mostreremo atti

Scuola Orsi di Porcari, monta il caso. Dopo una riunione venerdì scorsi sulla questione, la Porcari che vogliamo torna alla carica e nel criticare l’atteggiamento dell’amministrazione comunale convoca una assemblea pubblica da svolgersi venerdì (10 maggio) alle 21 alla scuola Pea. “Siamo per questo rimasti sconcertati – spiegano da La Porcari che vogliamo – dal fatto che la riunione che è stata indetta lo scorso venerdì pomeriggio presso la scuola Enrico Pea sia stata realizzata impedendo fisicamente l’accesso alla sala ai genitori che non avevano figli alla Orsi (sebbene gli stessi li abbiano regolarmente iscritti a quella scuola e che quindi la frequenteranno tra qualche mese), impedendo a coloro che sono potuti entrare di poter chiedere delucidazioni o anche solo di fare domande (fatta eccezione per i soli membri del consiglio di istituto) ed evitando di mostrare ai genitori i documenti che la mattina stessa abbiamo integralmente depositato alla segreteria della scuola”.

“Sapevamo – va avanti il gruppo di opposizione – che al nostro gruppo non sarebbe stata concessa la parola e nemmeno la possibilità di entrare ma abbiamo pensato che almeno i documenti in nostro possesso, che, ricordo, sono atti ufficiali del Comune di Porcari, potessero essere fatti visionare ai genitori intervenuti. E ciò non è stato. Abbiamo per questo deciso di indire una assemblea pubblica alla scuola Pea per venerdì 10 alle 21 (orario e luogo che comunque confermeremo nelle prossime ore appena avremo l’autorizzazione dalla Scuola). Mostreremo tutti i documenti in nostro possesso (documentazione ufficiale del Comune) e illustreremo e spiegheremo le ragioni della nostra azione. Tra l’altro ci è stata data notizia che nella suddetta riunione del 3 maggio scorso è stato letto il certificato di idoneità statica che un tecnico incaricato dal Comune di Porcari ha protocollato il giorno stesso. Si esattamente il giorno stesso, il 3 maggio 2019. Piccoli miracoli che evidentemente la nostra azione ha contributo a rendere possibili. Ne prendiamo atto positivamente. Abbiamo chiesto stamani che ce ne venga fornita copia così come dell’incarico che questo tecnico avrebbe ricevuto. Siamo ancora in fiduciosa attesa che ci vengano inviati. Resta comunque il fatto incontrovertibile che non è possibile che su documenti del Comune datati settembre 2018 e maggio 2019 (a pochi mesi di distanza l’uno dall’altro) e relativi allo stesso edificio ci sia scritta una cosa ed il contrario della stessa. Qualcuno non ha detto le cose come stanno. È evidente. E su immobili delicati come quello in questione non lo si può, non lo si deve fare. Ed è quello che diciamo fin dall’inizio. Noi andiamo fino in fondo alla ricerca della verità! Non ci fermiamo! Siamo certi di aver lavorato nell’interesse del paese e di continuare a farlo anche in questa circostanza”.

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