Pagamenti ai fornitori, tempi ridotti a Capannori

“I dati pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, relativi al pagamento delle fatture ricevute nel 2018, non sono da considerarsi rispondenti alla situazione attuale”. Lo sostiene l’amministrazione comunale di Capannori, riportando i numeri del presente. Nel trimestre in corso, infatti, grazie a miglioramenti gestionali promossi dall’amministrazione Menesini, il ritardo medio è sceso a 9 giorni e mezzo contro i quasi 36 del quarto trimestre 2018. I numeri pubblicati dal Mef, che indicano in 72 i giorni di ritardo, non sono inoltre da considerarsi affidabili in quanto riguardano il periodo di transizione fra il vecchio e il nuovo sistema nuovo sistema di comunicazione istantanea delle informazioni relative ai pagamenti della pubblica amministrazione (Siope plus); per questo motivo proprio lo stesso Mef, fra l’altro, ha dato agli enti la possibilità di aggiornare i dati entro il 31 dicembre 2019.

“Le tempestività dei pagamenti verso i nostri fornitori è una tematica che ci sta particolarmente a cuore, perché è di vitale importanza per le imprese, sopratutto quelle di medie e piccole dimensioni – spiega l’assessore al bilancio, Ilaria Carmassi -. La nostra amministrazione comunale ha da tempo avviato un percorso virtuoso che oggi ci consente di essere molto più veloci rispetto a nemmeno un anno fa. È stato possibile raggiungere questo risultato grazie ad alcune novità che abbiamo apportato, ad esempio aderendo al consorzio regionale Cet, che ci consente di ricevere raggruppate alcune tipologie di fatture, semplificando il lavoro con vantaggi tangibili sull’efficacia. Abbiamo inoltre apportato miglioramenti nelle procedure gestionali interne che, unite alle capacità professionali dei nostri uffici, ci hanno permesso di compiere un salto di qualità. Vogliamo comunque arrivare a pagare senza alcun giorno di ritardo; proseguendo su questa strada potremo raggiungere l’obiettivo”.
Per quanto riguarda l’elaborazione del Mef relativa a tutto il 2018, oltre a essere riferita a oltre quattro mesi fa (inizio aprile) può essere considerata attendibile – sostiene ancora il Comune – solo per quanto riguarda il numero delle fatture ricevute e l’importo totale, mentre non lo è per gli altri dati. La percentuale di fatture pagate e il relativo importo costituiscono per Capannori un dato affidabile solo a partire dal 1 luglio 2018, data in cui per i Comuni fra i 60 e i 10 mila abitanti è entrato in funzione il nuovo sistema di interscambio delle fatture elettroniche, Siope plus. Solo con questo sistema, infatti, la piattaforma acquisisce in automatico i pagamenti effettuati dall’Ente, mentre le informazioni precedenti a tale data non erano acquisite in modo sistematico e richiedevano una revisione e un inserimento manuale, fattura per fattura, da parte del personale del Comune. La comparabilità dei dati 2018 tra diversi Enti ha quindi senso solo per fasce omogenee di popolazione e dalla data di introduzione del sistema in poi.
Il dato dei giorni di pagamento medi dalla data di emissione è incompleto, perché non comprende le fatture il cui pagamento non è stato acquisito in automatico dal sistema (quindi prima del 1 luglio 2018) oppure non sono state aggiunte manualmente dall’Ente. Infine sul tempo medio di distanza fra il pagamento e la data di scadenza della fattura, va fatto notare come non sia esattamente la differenza fra i giorni di pagamento medi e i 30 giorni di scadenza dall’emissione. Alcune fatture vengono infatti erroneamente emesse con “pagamento a vista” da parte dei fornitore, per cui generano giorni di ritardo anche quando pagate ben prima dei 30 giorni; alcune fatture, inoltre, vengono emesse dal fornitore con scadenza superiore ai 30 giorni.

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