Montecarlo, al via gli spettacoli dell’Ora di teatro

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Domenica (10 novembre), dalle 16, al teatro dei Rassicurati di Montecarlo prenderà il via l’undicesima edizione del festival nazionale Città di Montecarlo “L’Ora di teatro – Un sipario aperto sul sociale organizzato dalla Fita di Lucca in collaborazione con il Comune di Montecarlo e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Il Festival è un’occasione di confronto originale tra i volontari che operano e vivono nel campo dell’associazionismo a scopo sociale ed il mondo del teatro amatoriale.
Nelle 8 domeniche pomeriggio dal 10 novembre al 19 gennaio 2020 verranno presentati in sequenza una performance di Teatro Educazione o di Teatro Sociale ed uno spettacolo selezionato con un bando nazionale e proposto da una Compagnia di teatro amatoriale, inerente alcune specifiche tematiche sociali promosse direttamente dai partecipanti ai laboratori della prima parte della giornata.
Con l’occasione il presidente Fita Lucca, Mariella Cuomo, a nome del direttivo provinciale e delle 40 compagnie affiliate, ringrazia sentitamente il sindaco di Montecarlo, Federico Carrara, e l’assessore alla cultura, Marzia Bassini, per l’attenzione che in tanti anni di proficua collaborazione l’amministrazione comunale ha sempre dimostrato nei confronti di un movimento, quello degli appassionati praticanti del Teatro, gli “amatori”, che nella Provincia di Lucca sono davvero molti.
Il presidente Fita Lucca ringrazia, inoltre, la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ed in particolare il presidente, Marcello Bertocchini, per la fiducia ed il sostegno che da molti anni costituiscono la base sulla quale è stato possibile realizzare gli ideali e le finalità che animano l’associazione. Come oramai consuetudine, il programma del Festival L’Ora di Teatro si caratterizza per l’alta qualità dei lavori in concorso e per la varietà della proposta che spazia dal teatro contemporaneo al classico autoriale, un esperimento iniziato undici anni or sono, in direzione del pubblico, per provare a proporre teatro in modo nuovo e far sì che possa essere luogo di aggregazione culturale e sociale di tutto un territorio. Questo nuovo tipo di teatro si caratterizza non semplicemente per finalità educative, terapeutiche o riabilitative ma perché coniugando arte, cura e cambiamento sociale – ovvero finalità estetica ed etica – sceglie di operare lì dove la società ha particolari doveri nei confronti di alcune persone, cittadini in situazione di difficoltà ma non solo, cui il teatro può apportare un importante contributo di benessere e di condivisione. Nella giornata conclusiva, domenica 19 gennaio, si terrà la prima edizione del concorso nazionale di regia teatrale Buio, sipario, luce!.

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