Ripartenza delle attività scolastiche, Frediani: “Necessario coinvolgere il mondo della disabilità”

La richiesta dell'amministrazione Menesini sul tavolo nazionale del terzo settore

Coinvolgere il mondo della disabilità per definire le modalità di ripartenza dell’attività scolastica in aula. Per il Comune di Capannori è quindi necessario partecipare ai lavori del comitato di esperti istituito dalla ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, per dare un contributo concreto che tenga conto delle peculiarità individuali e delle possibili maggiori difficoltà nell’adattamento alle nuove regole da parte delle persone con disabilità. È questa infatti una delle richieste che l’amministrazione Menesini porta oggi (25 aprile) all’attenzione del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, tramite il presidente dell’Unione delle province d’Italia Michele De Pascale, che parteciperà alla cabina di regia nazionale del terzo settore.

Le richieste sono state raccolte durante un percorso di ascolto e dialogo con le associazioni del territorio che l’amministrazione ha avviato fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria e che sta proseguendo anche in questi giorni. Un percorso dal quale sono emerse anche altre tematiche condivise da tutte le associazioni:  la  calendarizzazione, almeno di massima, per la graduale ripresa delle attività e un sostegno anche economico a tutela di quelle realtà che abbiano dovuto sostenere spese vive nonostante la sospensione della vita sociale.

Nel tavolo ministeriale che deve occuparsi della ripartenza della scuola non c’è alcun rappresentante del settore della disabilità  – commenta l’assessora al volontariato Serena Frediani -. Per questo chiediamo al Governo che vi ponga subito rimedio, facendo partecipare ai lavori un esperto di questo settore e in particolare della disabilità intellettiva e relazionale. Tante famiglie nel nostro territorio e non solo in queste settimane hanno dovuto affrontare enormi difficoltà perché la didattica a distanza, per evidenti motivi, aumenta le disuguaglianze. Comprendiamo che l’improvvisa emergenza sanitaria non ha lasciato molto spazio alla programmazione di attività inclusive ma adesso, visto che la ministra Azzolina ha deciso di studiare, con l’aiuto di una task force, come tornare sui banchi, è il momento di pensare anche ai più deboli. Bisogna garantire l’inserimento delle persone con disabilità, anche gravi, fermo restando il rispetto delle opportune norme di sicurezza e di distanziamento sociale. Occorrono cioè strategie che favoriscano l’apprendimento di queste regole fondamentali, che non possono essere tralasciare dal comitato che si occupa della ripartenza. Oltre a questo chiediamo che vengano messe a disposizione risorse aggiuntive alle associazioni e alle famiglie per progetti mirati, il potenziamento dell’autonomia e il sostegno nella cura. Non possiamo permettere che le persone con disabilità siano ancora lasciate indietro: sarebbe un danno incalcolabile per loro, le famiglie e la comunità”.

“Un tema molto a cuore per l’associazionismo è quello del sostegno agli ultimi. C’è da un lato la voglia di contribuire con tutte le proprie forze perché nessuno resti indietro – conclude l’assessore Frediani -. Si chiede però un aiuto concreto al no profit affinché sia messo in condizione di agire. La rete fittissima e salda del terzo settore può essere un motore importante per il monitoraggio e il sostegno all’interno delle comunità durante l’emergenza e nelle fasi della ripartenza, come sta dimostrando in queste settimane. Il ruolo del volontariato è stato centrale durante questa emergenza sanitaria e lo sarà anche nella fase 2; per questo motivo le associazioni no profit, che si basano sulla buona volontà di tanti cittadini, ma che spesso non dispongono di risorse proprie, chiedono un aiuto al Governo. Auspichiamo che le richieste vengano recepite”.

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