Calzaturiero e manifatture in crisi: a Capannori aprono negozi nei magazzini

Il Comune rende possibile la pratica: via libera dal 18 maggio

La crisi del coronavirus morde le imprese del calzaturiero e del manifatturiero? A Capannori dal 18 maggio le aziende potranno aprire al loro interno un negozio. Per farlo basterà presentare  una semplice Scia dei temporary shop (negozi temporanei) per vendere la merce rimasta in magazzino, a causa dei blocchi degli ordini.

L’obiettivo è dare la possibilità di aprire in tempi brevi attraverso procedure semplificate ‘Temporary Shop’ per le attività produttive del territorio, in particolare quelle del settore manifatturiero e artigianale, che a causa dell’emergenza sanitaria si trovano ad avere importanti giacenze di merce da smaltire anche a causa del blocco degli ordini internazionali. I punti di vendita temporanea potranno essere aperti sia nei locali di produzione che in spazi adiacenti presentando una semplice Scia.

Le altre misure di semplificazione e sostegno per le imprese in vista della prossima riapertura delle attività sono la concessione del suolo pubblico gratis, in particolare per ristoranti, pizzerie e bar, per consentire il rispetto delle distanze di sicurezza e la semplificazione delle procedure per l’ampliamento delle attività di somministrazione in area esterna, sia pubblica che privata, in modo da poter agevolare l’ampliamento delle superfici di somministrazione senza costi per le imprese e senza richiedere alcun standard aggiuntivo come servizi igienici e parcheggi.

Per quanto riguarda i mercati che riapriranno lunedì (18 maggio), in contemporanea con le attività commerciali, si prevede di mettere in campo tutte le misure di sicurezza per il rispetto delle distanze senza penalizzare gli operatori, creando appositi corridoi, e prendendo in considerazione la possibilità di ampliare le aree di mercato.

Previste inoltre misure di sostegno e valorizzazione dei mercati di filiera corta e dei negozi di vicinato. Per sostenere il settore agricolo si intende potenziare i mercati di filiera corta favorendo la creazione di reti di produzione in sinergia con il sistema commerciale e ristorativo locale e la distribuzione di prodotti agricoli anche con modalità innovative, oltre che realizzando specifiche campagne di promozione.
Allo studio, infine, specifiche misure di sostegno che possano incentivare l‘apertura di esercizi di vicinato nei paesi sprovvisti, soprattutto quelli collinari, e agevolare il mantenimento di quelli esistenti.

“In vista della prossima riapertura di molte attività con queste misure vogliamo supportare concretamente la ripresa economica delle imprese produttive, agricole, artigianali, industriali e commerciali del nostro territorio – afferma l’assessore al commercio Serena Frediani – anche in base alle esigenze che sono emerse dai tavoli tenutosi con i vari settori e le associazioni di categoria. Si tratta di un ulteriore tassello dei diversi provvedimenti che stiamo mettendo in campo per sostenere l’economia locale in questa difficile fase. Procediamo quindi con la massima semplificazione e la velocizzazione di tutte le procedure burocratiche utili ad aiutare le imprese, come quelle per l’apertura di temporary shop e per ampliare le attività di somministrazione all’esterno. Accanto a questo intendiamo sostenere i mercati predisponendo tutte le misure di sicurezza per il rispetto delle distanze con la possibilità di eventuali ampliamenti delle aree mercatali e valorizzare i mercati di filiera corta e i negozi di vicinato per l’importante ruolo che svolgono. Siamo pronti a promuovere ulteriori misure di sostegno sulla base delle nuove esigenze che potranno eventualmente emergere”.

“Si lavora senza sosta – spiega il sindaco Luca Menesini – per aiutare chi ha un’attività a resistere, a restare a galla per poi ripartire più forte di prima. Ed ecco che abbiamo reso possibile aprire un negozio in azienda o in un locale adiacente in un batter d’occhio, così da vendere l’invenduto.  Questo si unisce alla possibilità di avere più suolo pubblico gratuiti per bar, ristoranti, pasticcerie e pizzerie quando riapriranno, in modo da mettere i tavoli fuori belli distanziati e non perdere clienti”.

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