Ristorazione, Menesini scrive a Rossi: “Servono protocolli chiari”

Al centro l'incertezza sulla gestione del registro dei clienti e le procedure di distanziamento da adottare tra i clienti

Semplificare le procedure per il rispetto dei protocolli di contrasto al coronavirus che sono a carico della ristorazione e avere una maggiore chiarezza interpretativa su alcune disposizioni”. A chiederlo è il sindaco di Capannori Luca Menesini che, dopo l’incontro di ieri (9 giugno) tra l’amministrazione comunale, gli imprenditori del settore e le associazioni di categoria, ha scritto una lettera al presidente della Regione, Enrico Rossi. Le operazioni sulle quali sono state riscontrate maggiori difficoltà da parte dei ristoratori sono la gestione del registro dei clienti e le procedure da adottare nel caso in cui i commensali siano soggetti o meno al distanziamento interpersonale. Procedure che, ferma restando la necessità e la volontà di rispettare le misure di sicurezza per la salute pubblica, rischiano di rendere i ristoratori dei ‘controllori’.

“Lasciata alle spalle la fase acuta del virus e avviata la ripartenza è fondamentale sostenere l’economia, nel rispetto della salute – dichiara il sindaco -. Ritengo pertanto necessario che si debba fare tutto il possibile per agevolare i settori economici e produttivi, a cominciare dalla semplificazione delle procedure. In tal senso ho portato all’attenzione del presidente della Regione, Enrico Rossi, due questioni che sono emerse nel tavolo di lavoro con il settore ristorazione, che è una delle costanti occasioni di incontro con le diverse componenti della comunità in cui registriamo le esigenze e i bisogni dei cittadini e delle categorie. Abbiamo fatto nostra l’esigenza di una maggior chiarezza interpretativa in merito ad alcune disposizioni richieste alla categoria che, come confermato dalle associazioni del settore, creano un’oggettiva difficoltà agli operatori. Non si può chiedere ai gestori dei ristoranti che diventino dei ‘controllori’ verificando l’identità, il grado di parentela e se sono conviventi. Per di più l’applicazione sul territorio di queste norme appare disomogenea, anche per l’interpretazione estensiva che viene data in alcuni casi”.

“Ho quindi invitato il presidente a favorire, anche assieme alle associazioni di categoria regionali, un’interpretazione semplificativa di questi come di altri procedimenti – conclude il sindaco Menesini -. Per sconfiggere il Coronavirus dobbiamo mantenere alta la guardia e continuare ad adottare comportamenti responsabili ma dobbiamo anche essere chiari nelle disposizioni, affinché non ci possano essere dubbi sull’interpretazione e quindi siano più semplici da applicare”. In particolare gli imprenditori del settore hanno fatto presente la necessità di chiarimenti in merito all’obbligo di mantenere su apposito registro solo i nominativi di chi ha prenotato e il numero dei componenti il tavolo, senza dover produrre l’elenco di tutti i presenti e le modulistiche, anche in relazione alla normativa sulla privacy. Chiedono inoltre che sia chiarito che la distanza interpersonale di un metro non sia obbligatoria per coloro che, secondo quanto stabilito dalla normativa, non devono mantenerla; deve essere chiarito anche che il rispetto di questa disposizione sia responsabilità del cliente e non del gestore.

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