Consorzio di bonifica, minoranza diffidata. Angelini va all’attacco
La vicenda nata dalle accuse sui conti del bilancio
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Consorzio di bonifica, ad alzare la voce contro il presidente Ridolfi dopo la diffida è il consigliere di minoranza Fortunato Angelini: “Il presidente – spiega il consigliere – con proprio atto decreto 48 del 30 aprile scorso, pubblicato ieri (10 giugno) dà mandato a legale per diffidare la ‘minoranza del Consorzio‘, che a gennaio aveva osato manifestare preoccupazione per la situazione finanziaria e di cassa dell’ente, infatti – spiega Anegelini – al 31 dicembre scorso l’anticipo di cassa certificato era di circa 15 milioni di euro”.
“La minoranza – racconta Angelini – si era permessa di richiamare il presidente al principio di cautela nella gestione del Consorzio in termini di ‘assunzioni incarichi e consulenze e spese’. A distanza di circa sei mesi, dopo una tragedia pandemica che ha colpito gravemente il Paese, arriva l’incarico all’avvocato per diffidarci con l’accusa di aver arrecato danno d’immagine all’ente”.
“Signor presidente – conclude – rivendichiamo di aver svolto e di svolgere il nostro ruolo di opposizione autonomo e responsabile nell’interesse del Consorzio e dei consorziati, la invitiamo quindi a gestire le risorse dei consorziati per portare benefici idraulici al comprensorio di bonifica e non altro”.
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