Compostaggio, l’attacco del centrodestra: “L’accordo con Livorno è un disastro”

L'opposizione di Capannori non ci sta: "Pronti a chiedere un consiglio comunale straordinario per discutere il tema"

“Un vero e proprio disastro, un chiaro esempio di cattiva amministrazione”. Così il centrodestra di Capannori commenta l’annuncio dell’imminente accordo del Comune con Livorno per la progettazione e la realizzazione di un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti organici al servizio dei cittadini dei rispettivi territori. Capannori rinuncia alla realizzazione di tale impianto nella sua area di competenza, ma, secondo la maggioranza, potrà conferire i rifiuti nel nuovo impianto avvalendosi di tariffe agevolate per lo smaltimento.

Capannori e Livorno, storico accordo per lo smaltimento dei rifiuti organici

Il progetto è stato fortemente criticato dal centrodestra, che stamattina (14 luglio) ha elencato le proprie perplessità tramite Salvadore Bartolomei (capogruppo Lega), Domenico Caruso (Lega), Ilaria Benigni (Lega), Matteo Scannerini (Forza Italia) e Matteo Petrini (Fratelli d’Italia).

“Questa è una vicenda che ha dell’incredibile – esordisce Bartolomei -. Solamente tramite la stampa abbiamo appreso di questo accordo – un atto di intenti con tanto di delibera di giunta – tra il comune di Capannori e quello di Livorno per lo smaltimento dei rifiuti organici. Di fatto regaliamo a Livorno questa grande opportunità, con il sindaco Menesini che ha annunciato il tutto con una forma di revisionismo storico: è stato fatto un tentativo di camuffare la sconfitta di Waterloo nella vittoria del Piave. Questo accordo è un disastro, un chiaro esempio di mala gestione e cattiva amministrazione. Oltretutto, ripeto, è stato presentato come un successo politico: noi per questo siamo inorriditi. In 15 anni si sono persi milioni di euro: come ha anche sottolineato l’ex assessore all’ambiente di Capannori, Eugenio Baronti, con un impianto del genere avremmo avuto, tolte i costi di gestione e di ammortamento impianto, un guadagno attorno ai 400 mila euro annui. Secondo noi si parla addirittura del doppio. Non solo i mancati introiti: vanno contati anche i costi legati al trasporto e al conferimento dei rifiuti, ci sarebbe stata, inoltre, una opportunità occupazionale. Si perde la possibilità di completare la filiera rifiuti zero, con il costo delle bollette dei cittadini che sarebbe stato abbattuto. Questi sono fatti, c’è poco da dibattere”.

Baronti: “Compostaggio, Capannori ha perso un’occasione”

In questa storia la politica non si è mai divisa – prosegue Bartolomei -. Da ben 15 anni tutti hanno sempre sostenuto che l’impianto fosse una ricchezza e un’opportunità per il territorio. C’è stato un dibattito sull’individuazione di un sito, quello dei Poderacci, ma era assurdo in quanto si chiedeva di fare l’impianto a soli 500 metri dalla chiesa del capoluogo in un territorio così vasto come quello di Capannori. È vero, in quel momento ci siamo divisi, ma tutte le forze politiche approvavano il progetto delle realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti organici, che ricordo è a impatto zero. Com’è possibile che il sindaco e la giunta da un giorno all’altro abbiano smentito quanto detto in 15 anni? Com’è possibile prendere decisioni così impattanti per il territorio senza alcun dibattito? Le scelte dove si prendono, in consiglio comunale o dentro la segreteria del Pd?”.

Adesso il centrodestra chiede un dibattito in consiglio comunale: “Chiediamo e pretendiamo un passaggio in consiglio comunale – afferma Bartolomei – per avere un confronto con delle spiegazioni: la delibera di giunta è scarna. Ci devono spiegare perché hanno cambiato idea, perché regaliamo questa opportunità a Livorno. Come intendiamo procedere? Adesso facciamo un appello politico al sindaco, al presidente del consiglio comunale e a tutta la maggioranza. Hanno il dovere di introdurre l’argomento nel prossimo consiglio comunale. Se così non fosse, chiederemo con forza un consiglio comunale straordinario. Noi siamo ribadiamo la nostra disponibilità a parlare di possibili ubicazioni dell’impianto di compostaggio: nel 2004 avevamo individuato Salanetti, ma anche Carraia poteva essere una soluzione. Non di certo Poderacci, un luogo assurdo che rappresentava una provocazione”.

“Questa maggioranza credo che non ci voglia coinvolgere per un confronto sul tema – commenta Matteo Petrini -. Ricordo che in consiglio comunale a Fdi è stato vietato di parlare e di sollevare il tema dell’accordo con Livorno. Un teatrino montato ad arte per evitare di affrontare la questione; questo è un argomento molto scomodo per la sinistra. Apprendere la notizia dell’accordo tra Capannori e Livorno dalla stampa è vergognoso: da quanto mi è stato detto da Andrea Romiti, presidente del gruppo consiliare Fratelli d’Italia a Livorno, anche lì il Pd non ha coinvolto il consiglio comunale. Il sindaco Menesini con questo accordo scarica i problemi su un’altra città, a Livorno, che, sempre secondo Romiti, si vedrà arrivare mezza tonnellata di rifiuti in più. Menesini cura il proprio orticello fregandosene del vicino. Nel 2011 l’attuale amministrazione si dichiarava sicura della costruzione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti organici. Oggi siamo arrivati a questo accordo: è stata persa una grande occasione”.

“Il progetto della realizzazione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti organici era pronto nel 2004 – ricorda Matteo Scannerini -, poi è stato bocciato in campagna elettorale da Del Ghingaro. Con l’accordo con Livorno a Capannori non si chiude il ciclo dei rifiuti, l’impianto di compostaggio è la punta di diamante per un sistema virtuoso. Con l’impianto sul territorio si sarebbe risparmiato molto, le bollette di Capannori ricordo che non sono leggere. Perché è stata persa questa grande opportunità? Siamo davvero perplessi, non troviamo le parole”.

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