Spettacoli teatrali nelle corti, al via ‘Tempi moderni’ foto

Domani appuntamento a S. Margherita con "La finale delle schiappe"

Ai nastri di partenza la nuova rassegna teatrale estiva Tempi Moderni – La commedia rivista ideata da Roberto Castello e prodotta da Aldes con il sostegno e il patrocinio del Comune di Capannori e la collaborazione di Officine della cultura di Arezzo e della Caritas diocesana di Lucca. Una manifestazione itinerante che prevede ben 31 spettacoli in 7 corti del territorio comunale.

Gli spettacoli della prima settimana di rassegna sono in programma da domani (23 luglio) alle 20 in Corte Luporini a Santa Margherita La finale delle schiappe, alle 21,30 in Cortaccia a Badia di Cantignano Per i bischeri non c’è paradiso e alle 21.,30 in piazza Del Rio a Ruota La finale delle schiappe e continueranno venerdi 24, sabato 25, domenica 26 (il programma completo su www.spamweb.it/it).

Tempi moderni promuove un nuovo modello di cultura solidale. Il pubblico infatti – che tra l’altro potrà portarsi la propria seduta da casa -, non pagherà un biglietto ma gli si chiederà di onorare il lavoro degli artisti con prodotti di vario genere che verranno ritirati sul posto da alcuni volontari e immessi nel circuito della Caritas per poi essere distribuiti a persone e famiglie in difficoltà. Possono essere donati generi confezionati di ogni tipo, frutta e verdura, ma non alimenti cucinati in casa o sfusi. In particolare sono graditi olio, pannolini e prodotti per la prima infanzia.

In occasione degli spettacoli nell’angolo destinato alle donazioni sarà presente anche un cartello che indicherà a chi saranno destinate le offerte e riporterà informazioni sulla situazione della povertà sul territorio.

‘Tempi moderni’ si rivolge a un pubblico di ogni tipo e ogni età. Il progetto si compone di 4 mini-spettacoli della durata di mezz’ora ciascuno, – tutti pensati per andare in scena nel pieno rispetto delle norme di distanziamento anti-Covid, creazioni agili, veloci, brillanti, che si ispirano allo spettacolo popolare dei primi del ‘900 e si interrogano sul tema della “ricchezza” e che vedono coinvolti 17 artisti tra drammaturghi, danzatori, attori e musicisti, un coreografo, Roberto Castello, ed una costumista, Desirée Costanzo.

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