Capannori, parte la marcia di avvicinamento al bicentenario

L'amministrazione ha scelto un logo per le celebrazioni del 2023

Eventi, commemorazioni e, chissà, tra tanta storia e festeggiamenti magari anche opere pubbliche realizzate in ogni frazione. Tante le idee per celebrare al meglio il bicentenario del Comune di Capannori che, ormai nel lontano 23 settembre del 1823, vide la propria fondazione. Da quel giorno di cose ne sono cambiate: dai “regni” alla Repubblica, da terra di emigrazione a terra di accoglienza, ma sempre un territorio ricco di tradizioni, di una forte identità e di uomini che adesso troviamo nei libri di storia.

A presentare il logo del bicentenario che marcherà fin da oggi ogni evento e progetto del Comune, è stato proprio il sindaco Luca Menesini: “Al 2023 manca ancora un po’, è vero, ma da oggi vogliamo che parta un percorso culturale in grado di coinvolgere tutti i cittadini e le associazioni del nostro territorio, dal Monte Serra alle Pizzorne”.

“Non vogliamo che i duecento anni del nostro Comune vengano festeggiati solo il giorno della sua fondazione – prosegue Menesini – Il giorno della festa dovrà essere frutto di un percorso importante che partirà già da ora: tra le idee sicuramente quella di istituire un comitato e di ricordare i personaggi del nostro territorio. Ricordo Nottolini, ma anche Carlo Piaggia, Don Aldo Mei, Santa Gemma Galgani. Dobbiamo ancora lavorarci ma senza dubbio daremo spazio al ricordo di questi ‘grandi’”.

Più attenzione alle frazioni, coinvolgendo istituzioni ma anche comunità locali: “La festa è sicuramente un’occasione per pensare ai territori – spiega il sindaco – che, soprattutto a causa di questa pandemia ancora in corso, ha trovato nel Comune ancora di più un punto di riferimento. Faremo senz’altro un lavoro di stampo storico: di cose in duecento anni ne sono successe parecchie e sarebbe interessante studiare, vedere qual è stata l’evoluzione del nostro territorio”

“Con questo percorso – conclude – potremo mostrare in concreto cosa significa fare una ‘città diffusa’: Capannori è una città con 40 cuori e senza periferia. I livelli su cui lavoreremo da oggi fino al settembre del 2023 sono molteplici: dalla realizzazione di un’opera in ogni paese alla dedica di monumenti a figure simbolo della nostra storia locale; dall‘intitolazione di piazze e strade a personaggi capannoresi a una serie di convegni e incontri sull’identità, le tradizioni e il futuro di Capannori. Di aspetti su cui lavorare ce ne sono tanti, adesso ci metteremo al lavoro”.

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