Porcari, altri 150mila euro per le attività penalizzate dai decreti del governo

Il finanziamento a fondo perduto riguarderà anche artigiani e professionisti che non avevano beneficiato degli aiuti di primavera

150mila euro per le attività di ristorazione, per i professionisti e per gli artigiani del territorio del Comune di Porcari. È questo il nuovo stanziamento destinato alle imprese che più hanno sofferto per le chiusure disposte a novembre dal governo – bar, pasticcerie, pizzerie, ristoranti – e agli artigiani e ai professionisti che non avevano già beneficiato delle misure di sostegno del tessuto economico stanziate la scorsa primavera.

Prosegue così la politica di supporto alle attività locali da parte dell’amministrazione Fornaciari. Una scelta precisa che, fra finanziamenti diretti e indiretti, ha impegnato una fetta importante del bilancio del Comune.

Col bando di aprile erano stati stanziati già 200mila euro di contributi a fondo perduto: liquidità immediata che ha permesso di tirare il fiato a molte microimprese del territorio. Adesso, con ulteriori 150mila euro, l’amministrazione comunale si rivolge sia alle attività commerciali già beneficiarie del decreto ristori di novembre, sia ad alcune realtà che non avevano già usufruito del bonus ad aprile, compresi i nuovi negozi aperti sul territorio nell’ultimo anno che non abbiano ricevuto altri contributi comunali per l’apertura.

“Il Comune di Porcari – dice l’assessora al bilancio, Roberta Menchetti – mantiene le promesse. Avevamo detto che, appena ce ne fosse stata la possibilità, saremmo intervenuti di nuovo al fianco delle imprese del territorio e così abbiamo fatto. Un risultato raggiunto anche grazie a un costruttivo dialogo con la minoranza, che ringrazio. Il consiglio comunale di Porcari, di fronte a una crisi storica e globale come questa, sa essere capace di unità di intenti. Il finanziamento all’iniziativa di 150mila euro è uno sforzo non indifferente per l’ente. Ma siamo consapevoli di dover mettere in campo ogni azione possibile per garantire la sopravvivenza del tessuto commerciale, artigianale e produttivo del paese, in grande difficoltà da marzo a oggi”.

“L’obiettivo – spiega l’assessora con delega al centro commerciale naturale, Eleonora Lamandini – è quello di intercettare anche alcune attività che, in primavera, non avevano potuto beneficiare del contributo laddove non era previsto che la partita Iva potesse coincidere con il domicilio. Decine di professionisti e artigiani, che pure hanno patito come altre categorie le conseguenze economiche della pandemia e che anche dal Comune riceveranno un ristoro per il calo del fatturato. Facciamo la nostra parte e chiediamo ai cittadini, tutti, di fare altrettanto, anche in previsione delle feste di Natale: comprare locale è il modo migliore per tenere vivo e sicuro il luogo che abitiamo”.

Per ottenere il contributo, oltre ad altri requisiti che si potranno leggere sul bando pubblicato sul sito del Comune, occorre aver registrato un calo del fatturato di almeno un terzo dall’1 marzo al 30 settembre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un fatturato complessivo inferiore ai 500mila euro nel 2019.

Le domande dovranno pervenire al servizio finanziario o al servizio assetto del territorio entro dieci giorni dalla data della pubblicazione del bando con una autocertificazione sull’esistenza dei requisiti per ottenere i fondi.

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