Mozione anti-Trump a Capannori, Caruso (Lega): “Maggioranza dovrebbe occuparsi dei problemi dei cittadini”

Il consigliere di opposizione esprime dubbi sul testo presentato in aula dal centrosinistra

Mozione anti Trump a Capannori, interviene anche Domenico Caruso, consigliere della Lega. 

“È proprio un periodaccio per Donald Trump – dice ironicamente – dopo la controversa vittoria del suo sfidante, la messa al bando da parte dei social e la richiesta di impeachment ci si mettono pure 13 consiglieri comunali di Capannori a turbare il sonno del Presidente emerito degli Sati Uniti vista l’approvazione di una mozione di condanna per l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio scorso”.

“Non hanno speso nemmeno una parola di cordoglio per Ashley Babbit  – prosegue – la manifestante disarmata barbaramente uccisa da un uomo della sicurezza del Congresso, ma ho apprezzato molto il generoso contributo dei consiglieri di sinistra alla difesa della democrazia negli Stati Uniti assieme ad esercito, aviazione, marina, marines, Cia, Fbi, guardia nazionale e anche grazie a loro la libertà della superpotenza a stelle e strisce è salva. Speriamo di poter dire la stessa cosa per la libertà degli altri paesi dal momento che è ragionevole ritenere che la linea di politica estera di Biden sarà la stessa del suo predecessore Obama (di cui era vicepresidente) che ha destabilizzato Nord Africa e Medioriente con il sostegno alle cosiddette primavere arabe, ha ordinato bombardamenti in Libia, Yemen, Siria, Iraq, Somalia e ha appoggiato, in funzione antirussa, le proteste di piazza in Ucraina per rovesciare il presidente Yanukovic democraticamente eletto”.

Tutto il contrario di Trump che non ha scatenato nessun conflitto – dice ancora Caruso –  ma ha conseguito innegabili successi in politica estera con la soluzione della crisi nordcoreana, il ritiro delle truppe americane dai vari teatri di guerra, la mediazione negli accordi tra Israele, Emirati Arabi Uniti, Bahrain allargabili in prospettiva ad altri paesi arabi, la stipula degli accordi commerciali tra la Serbia ortodossa e il Kosovo musulmano due Stati nati sulle ceneri delle guerre balcaniche che mai avevano avuto rapporti diplomatici essendo in conflitto per motivi etnici”.

“È evidente – osserva Caruso – che i 13 consiglieri di maggioranza avrebbero fatto meglio a dedicare il loro tempo per trattare i problemi che riguardano i cittadini di Capannori senza impegnarsi in una discussione sterile e pretenziosa deformata dal pregiudizio ideologico nei confronti di un Presidente che ha servito gli interessi degli americani e i principi della libertà comprendendo i pericoli dell’espansionismo cinese e rafforzando la partnership con Israele baluardo della civiltà occidentale in Medioriente. Qualcuno rimprovera a Trump la lotta contro l’immigrazione clandestina e il prolungamento del muro al confine con il Messico eretto da Bush senior, sviluppato da Clinton e mai smantellato dal ticket Obama/Biden negli otto anni della loro permanenza alla Casa Bianca”.

Sono molte le incognite della presidenza Biden – conclude – dai rapporti con la Russia ai legami con la Cina e le oligarchie finanziarie globaliste ma il vero pericolo è rappresentato da quella che definirei “la politica delle identità” ovvero la suddivisione della società americana in una pluralità di minoranze definite oppresse che i liberal mettono in conflitto con la tradizionale cultura conservatrice americana a torto considerata escludente e reazionaria e di cui Trump è simbolo. Le violenze dei Black Lives Matter che hanno devastato molte città americane sono l’esempio più evidente dell’istigazione alla rabbia sociale che può avere conseguenze laceranti sulla società americana. Le violenze dei Blm non sono state ancora condannate dal Consiglio comunale di Capannori. Spero che lo facciano al più presto”.

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