Marchetti: “Prima di occuparsi degli uffici postali, D’Ambrosio sistemi quelli comunali”

Il consigliere: "Gli altopascesi si trovano di fronte ad aperture a singhiozzo, telefoni che non rispondono, appuntamenti dilatati nel tempo"

“Con il solito ritardo, quando gli altri sindaci da mesi hanno sottolineato l’importanza dell’apertura degli uffici postali come presidio e servizio per il territorio e per una particolare fascia di età, quella più avanzata, anche il sindaco del comune di Altopascio si accorge che ci sono problemi nel territorio comunale”.

Dopo le parole aspre del gruppo Lega di Altopascio non si fa attendere anche la nota di Maurizio Marchetti, consigliere comunale di Insieme e Altopascio.

“Nonostante sia fuori tempo massimo – prosegue – il segnale potrebbe essere apprezzabile, se non contenesse l’ennesima contraddizione di una amministrazione comunale che ha segnato in questi drammatici cinque anni una distanza siderale fra gli annunci e i fatti. Contraddizione perché mentre si criticano le poste per un servizio incompleto e si auspica il mantenimento di aperture di sportelli, nell’ente che D’Ambrosio e compagnia amministrano avviene esattamente il contrario. Gli altopascesi e non solo loro che hanno bisogno dei servizi comunali si trovano infatti di fronte a aperture a singhiozzo, telefoni che non rispondono, appuntamenti dilatati nel tempo, con servizi veramente pessimi grazie a una gestione del personale che ha visto fuggire dipendenti e professionalità”.

Una tendenza già in atto dagli albori di questo mandato, definitivamente affossata dal covid, che ha visto l’amministrazione comunale serrare tutto e lasciando di fatto soli i cittadini altopascesi – conclude Marchetti – Tutto il contrario di quello che è avvenuto nei venti anni precedenti e che proponiamo di tornare a essere, a disposizione delle persone e delle imprese e attività”.

 

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