Insieme per Altopascio: “Altro che danni, Marchetti ha evitato la realizzazione di un mostro ambientale”

L'opposizione sulla richiesta danni della ditta Basile: "È l'amministrazione D'Ambrosio che non ha saputo difendere le ragioni del Comune"

Danni al Comune per 1,5 milioni di euro, Insieme per Altopascio respinge le accuse e rilancia la palla sul campo della maggioranza.

“Con la solita superficialità – si legge in una nota – il sindaco uscente di Altopascio, nel giorno in cui si è vissuta una pagina importante nella storia politico-amministrativa con la presentazione unitaria e sentita della candidatura di Maurizio Marchetti per rimediare ai cinque anni di pessima amministrazione, tira fuori una storia, scegliendo alcuni aspetti e omettendone altri, con la volontà di infangare l’entusiasmo che si respira in paese per questo passaggio di ieri. D’Ambrosio parla di una causa che il Comune starebbe per perdere con una richiesta danni da 1,5 milioni di euro da parte di tale Basile, per una vicenda di 25 anni fa. Posta così  sembra una grave violazione dell’amministrazione comunale dell’epoca, guidata appunto da Marchetti”.

“Con i soliti giochetti e la solita parzialità – prosegue il gruppo di opposizione – la sindaca si scorda di dire quali sono i motivi che hanno condotto questa venticinquennale causa. Motivo del contendere è infatti il diniego che il Comune di Altopascio ha dato alla richiesta di insediarsi a Spianate, in località Luini, a pochi metri dal centro della frazione ma anche vicina al centro e comunque in una area, come dimostrano le continue vette di inquinamento da Pm10, da preservare a livello ambientale. Impianto di bitume diniegato per motivi piuttosto facili da capire, se si è in buona fede: si tratta di un impianto fra i più inquinanti fra quelli possibili, che non aveva ricadute nemmeno occupazionali. Basta leggere nella letteratura medica quali conseguenze ha per la salute un impianto di questo tipo per non avere dubbi”.

“Un grande titolo di merito per gli amministratori – spiegano – che ovviamente non hanno avuto dubbi nell’evitare questo colpo mortale alla salute dell’aria e quindi delle persone che vivono nel raggio di chilometri. Un sindaco normale avrebbe solo avuto parole di ringraziamento e apprezzato la lungimiranza di chi era in comune nel 1996, ma, evidentemente, prevalgono altre logiche. Invece di recitare il mea culpa per non essere stata in grado di portare, come amministrazione comunale, le giuste motivazioni al processo, che, guarda caso, ha avuto una accelerazione negli ultimi cinque anni che coincidono appunto con questo disastroso mandato, si cercano colpevoli che sono tali solamente di avere operato per la salute dei cittadini, esattamente il contrario di loro, che hanno autorizzato in pieno centro di Altopascio una azienda che per sua stessa definizione tratta rifiuti tossici e pericolosi”.

“Chiaramente non sono stati rifiutati pagamenti – prosegue la nota – come è accaduto a D’Ambrosio con l’azienda Diddi che costerà agli altopascesi oltre 100mila euro. Il tentativo di accomunarla alla questione bitume è goffo e spiega bene i contorni dell’operazione. Già che c’è, D’Ambrosio dice altre sciocchezze, tipo quella che la progettazione della piscina sia costata qualcosa. Bisogna che si informi, perché essendo un project financing, la ditta che poi è fallita e che doveva realizzarla ha fatto ogni tipo di passaggio senza che il comune abbia speso un euro”.

“Per concludere la delusione e l’amarezza è grande – afferma Insieme per Altopascio – in altri luoghi un sindaco come Marchetti che ha evitato la realizzazione di un mostro ambientale come un impianto di bitume in un centro abitato sarebbe glorificato, qui viene attaccato da un sindaco uscente che ha fatto esattamente il contrario. Se questa è l’Italia, la vediamo brutta davvero”.

 

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.