Confindustria: “Depuratore di Veneri, bene la decisione di vendere”

Il direttore Gozzi: "Vigileremo sull'intera operazione"

“Finalmente i liquidatori hanno deciso di definire l’assetto del depuratore di Veneri, operazione che ci sta particolarmente a cuore; da oltre venti anni, prima come Confindustria Lucca poi come Toscana Nord abbiamo chiesto di ridisegnare la governance della struttura (in realtà, la nostra attenzione era appuntata al solo depuratore e non all’inceneritore, mai stato, purtroppo, funzionale alle nostre esigenze), rendendola sufficientemente stabile per sostenere robusti investimenti”. A dirlo è il direttore di Confindustria Toscana Nord, Marcello Gozzi.

“Sottolineiamo che il Consorzio del Torrente Pescia ha amministrato l’impianto in maniera ottimale e nel pieno rispetto della normativa ambientale,  pur non potendo dare seguito ad ingenti investimenti a causa del ventennale periodo di prorogatio in cui si è trovato ad operare. Crediamo pertanto che la decisione di Coad potrebbe finalmente consentire il potenziamento del sistema di depurazione che ha servito a lungo le cartiere di Villa Basilica e Pescia – prosegue -.  Condividiamo la  soluzione della vendita, e della successiva riqualificazione dell’impianto; è un’operazione importante, che non può però prescindere dalla necessità di dare alla struttura una gestione razionale e improntata a criteri di economicità”.

“La sua strategicità – prosegue – la rende infatti un’infrastruttura al servizio dell’economia e del territorio, e pertanto la legittima aspirazione di fare business si dovrà bilanciare con l’interesse generale. Sarà inoltre  importante come già sottolinea il vice sindaco Ballini  conservare il patrimonio di  professionalità importanti, maturate negli anni. Su questi aspetti risiede l’interesse delle cartiere nostre iscritte e su essi non mancheremo di far sentire la nostra voce. Aggiungiamo che la scelta potrebbe arrivare in una fase storica importante; la svolta green che sta investendo il grande mondo della gestione dei rifiuti e del loro riciclo potrà aiutare in questo percorso, magari con l’attrazione di risorse che il consenso del territorio potrebbe aiutare a intercettare”.

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