Impianto di bitume, Lega: “Vittoria di Marchetti al Consiglio di Stato”

Fagni e Marconi: "Un'altra figuretta fatta da D'Ambrosio"

La sentenza del consiglio di stato sull’impianto di bitume ad Altopascio viene accolta con esultanza dal centrodestra: “E’ arrivata la notizia più bella per Altopascio e ora possiamo dirlo: non poteva finire che così: Marchetti ha vinto al Consiglio di Stato perchè aveva ragione; alla D’Ambrosio resta solo un’altra figuretta e nessun merito, a meno che con il suo partito non abbia la capacità di pilotare le sentenze”.

“Nel 1995 infatti – ricapitolano Francesco Fagni e Simone Marconi del gruppo della Lega – l’allora sindaco Marchetti negò per questioni di salute pubblica, la concessione per l’insediamento di un impianto di produzione di bitume che si sarebbe collocato a ridosso dell’abitato di Spianate. Da quel momento partirono tutta una serie di ricorsi, richieste danni, udienze e sentenze di vario livello che potevano condannare il Comune di Altopascio e quindi gli amministratori di quel tempo, se riconosciuti colpevoli, al pagamento di un risarcimento milionario”.

“In quel caso e lo diciamo da semplici cittadini quali eravamo all’epoca dei fatti e quindi nella maniera più imparziale possibile – afferma -, l’amministrazione comunale fece la scelta giusta pur sapendo di correre un rischio preferendo tutelare la salute pubblica, quello che un sindaco serio dovrebbe sempre fare. D’Ambrosio, nelle settimane precedenti e per la precisione il giorno stesso della presentazione della candidatura a sindaco di Marchetti alle prossime elezioni comunali, aveva sollevato la questione sentenziando già che Marchetti aveva causato un danno di 1,5 milioni di euro al Comune di Altopascio”.

“Era chiaro – prosegue la nota – l’intento di voler annacquare l’entusiasmo del centrodestra per la presentazione di Marchetti gettando fango sull’ex sindaco con delle dichiarazioni azzardatissime che si sono rivelate poi assolutamente false. Non che la cosa ci meravigli per carità; sono 5 anni che la prima cittadina inonda giornali e social con notizie totalmente prive di fondamento, ma almeno in questo caso un sindaco serio si sarebbe posto dalla parte di Marchetti che agì appunto, insieme a quegli amministratori, in difesa della Salute di tutta la nostra Comunità. La sindaca (prossima uscente ormai…) non soltanto non l’ha fatto, ma ha addirittura gufato perchè il comune di Altopascio perdesse la causa per avere in campagna elettorale almeno un argomento a favore (a patto che lo fosse stato davvero). Ma cosa potevamo aspettarci da una sindaca che invece ha fatto di tutto per autorizzare un’attività allo stoccaggio di rifiuti pericolosi vicinissima al centro, dove urbanisticamente non poteva farlo, autorizzazione che è stata scongiurata solo grazie alla nostra caparbietà e al ricorso al Tar di alcuni cittadini arrabbiati? La cosa più esilarante però l’ha fatta quando è uscita la sentenza del Consiglio di Stato che dando ragione a Marchetti la smentiva clamorosamente, provando in maniera patetica, se non ridicola, a prendersi il merito di questo risultato. Ancora una volta ha agito come se gli altopascesi fossero scemi, ma purtroppo per lei invece hanno ben capito che questa amministrazione ha vissuto soltanto di una continua propaganda. In conclusione, siamo felici per Altopascio e per tutti i nostri concittadini che si sono visti riconoscere dalla Legge il diritto alla Salute. Marchetti ha vinto al Consiglio di Stato perchè aveva ragione; alla D’Ambrosio resta solo un’altra figuretta e nessun merito, a meno che con il suo partito non abbia la capacità di pilotare le sentenze”.

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